A Bengasi uccidono pallottole e immondizia

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LIBIA – Bengasi 26/05/2014. Peggiora la situazione della sicurezza e quella sanitaria di Bengasi.

Il Direttore responsabile di Birniyq, importante quotidiano di Bengasi, è stato ucciso il 26 maggio mentre si recava al lavoro. Muftah Awath Buzid (a destra) è stato ucciso nell’ex Jamal Abdul Nasser street, oggi ribattezzata Istklala. L’al-Jalaa Hospital ha annunciato che Buzid è stato colpito tre volte, su una mano, all’addome e alla testa ed è stato dichiarato morto all’arrivo in ospedale. Buzid era una delle voci più importanti sulla crisi in corso a Bengasi; il suo giornale, Birniyq, è noto per la sua visione equilibrata della situazione. Buzid era stato ospite sul canale televisivo Libya Al – Ahrar la notte precedente all’omicidio; tra gli argomenti discussi durante la trasmissione, aveva parlato di una recente intervista con il generale Khalifa Hafter. Sempre Bengasi due giorni prima, il 24 maggio, era stata teatro di un’altro omicidio eccellente: un Imam salafita era stato ucciso da uomini armati sconosciuti nel quartiere di Zawaw. Lo sceicco Salah Mohammed Ahraka stato dichiarato morto all’arrivo presso l’al – Jalaa Hospital. Il 37enne imam era stato colpito due volte. Oltre all’Imam, nella stessa giornata, due bambini e un’anziana erano rimasti ferite da alcuni colpi di mortaio esplosi nel quartiere di Bouatni. Fonti citate dal Libya Herald ritengono che obiettivo fisse la vicina base della Saiqa, le forze speciali libiche. Ma gli scontri le forze del generale Khalifa Hafter e Ansar Al- Sharia e la Brigata 17 febbraio non sono le uniche questioni di cui deve preoccuparsi la popolazione di Bengasi. Sta emergendo un disastro ambientale . Enormi cumuli di rifiuti continuano a invadere Bengasi dopo lo sciopero dei netturbini della città. Il volume dei rifiuti accumulati rappresenta ormai un rischio per la salute dei cittadini, di fronte all’aumento delle temperature. Il presidente del consiglio delle strutture pubbliche di Bengasi, Salem Shoui ha detto che i netturbini stanno bloccando il servizio per avere migliori retribuzioni, migliori strutture infrastrutturali e la fornitura di assicurazione sanitaria per gli operatori. Shoui ha poi aggiunto che 5.400 dipendenti delle società di servizi pubblici della città non ricevevano lo stipendio da almeno tre mesi, mentre altri addirittura da un anno e mezzo, cin gravi conseguenze sociali. Ha poi detto che Tripoli si erano tenuti una serie di incontri per trovare i fondi necessari per il pagamento degli stipendi, senza che però ad oggi sia cambiato qualcosa. Gli enormi cumuli di spazzatura stanno creando gravi problemi per l’igiene pubblica, stanno provocando ingorghi stradali perché bloccano le strade. I tentativi di incenerire i rifiuti non fanno altro che peggiorare la situazione.