Scontri post accordo in Libia

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STATI UNITI D’AMERICA – New York 19/12/2015 – Il Rappresentante speciale del segretario Generale per la Libia Martin Kobler ha manifestato la sua preoccupazione per gli ultimi episodi di violenza verificatisi nella città di Ajdabiya.

Kobler ha sottolineato che i civili devono essere protetti e ricorda a tutte le parti che gli attacchi indiscriminati e quelli contro i civili sono proibiti dal diritto internazionale umanitario, e può costituire atti definibili crimini di guerra. «A questo punto, faccio appello a tutti i libici a cogliere lo slancio sorto dalla firma dell’accordo politico libico affinché si uniscano per porre fine alle sofferenze della popolazione civile della Libia», ha detto Kobler. L’accordo politico libico, firmato il 17 dicembre in Marocco a Skhirat, è considerato il primo passo verso la soluzione del conflitto. Il Marocco ha già ospitato diversi cicli di colloqui Onu sulla Libia con la presenza delle parti in causa.
Il prossimo passo sarà una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu per riconoscere e sostenere il governo come unico rappresentante dei libici. Questa risoluzione consentirà al governo libico di concentrare i propri sforzi sul controllo del territorio, la lotta al terrorismo e l’emigrazione illegale, rilanciare l’economia del paese devastato dalla guerra. L’accordo è stato firmato dai rappresentanti di tutte le parti che partecipano al dialogo inter-libico, sotto l’egida della missione Onu di supporto in Libia: il governo di Tobruk, riconosciuto dalla comunità internazionale, il Congresso Generale Nazionale, a Tripoli, personalità indipendenti e rappresentanti della società civile.