LIBANO. Rischio alimentare per i rifugiati siriani

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di Lucia Giannini SVIZZERA – Ginevra 01701/2017. Più del 70 per cento dei rifugiati siriani che vivono in Libano sopravvive al di sotto della soglia di povertà, secondo uno studio da parte dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Unhcr, Unicef e Fao.

Secondo il rapporto, più di un terzo dei rifugiati soffre di moderata o grave insicurezza alimentare, il che significa che hanno serie difficoltà a trovare cibo. La loro situazione è peggiorata nel 2016 rispetto al 2015, dato che in un anno il numero dei rifugiati che soffrono di insicurezza alimentare è aumentato del 12 per cento. Il rapporto delle Nazioni Unite ha detto che la maggior parte dei rifugiati siriani, il 71 per cento, è molto vulnerabile perché per sopravvivere si trova ad affrontare situazioni pericolose, come prostituzione minorile o matrimoni adolescenti.
Le agenzie delle Nazioni Unite indicano che a causa dell’aiuto internazionale, la situazione non è peggiorata in modo drammatico, ma avvertono che il sostegno deve essere mantenuto
nel lungo periodo. Il Libano, che ha quattro milioni di abitanti, ospita un milione di rifugiati siriani, primo paese al mondo come percentuale di rifugiati pro capite.