LIBANO. Il confine con la Siria non ha falle

229

Il generale comandante dell’esercito libanese Joseph Aoun ha detto che i valichi sul confine libanese con la Siria sono in condizioni migliori di quanto lo fossero anni fa. «Non ci sono valichi illegali, ma alcune scappatoie che devono essere chiuse», ha detto Aoun ripreso da Asharq al Aswat.

Le osservazioni di Aoun sono arrivate durante un esercitazione tattico congiunta condotto dal 1° reggimento di frontiera terrestre nella zona di confine al-Arida di Akkar. Unità della Direzione Generale della Sicurezza Generale, della Direzione Generale delle Forze di Sicurezza Interna, della Croce Rossa Libanese e della Direzione Generale della Protezione Civile hanno partecipato all’esercitazione. 

L’esercitazione ha simulato il blocco di possibili infiltrazioni di gruppi terroristici che hanno effettuato un attentato suicida al punto di attraversamento di Arida. Aoun ha elogiato le prestazioni dei soldati che hanno partecipato all’esercitazione, rilevando che l’esercitazione è in linea con la strategia integrata per la gestione delle frontiere, che dovrebbe essere approvata dal governo affinché entri in vigore.

L’esercito e il resto delle forze di sicurezza libanesi si preparano ad attuare la strategia attraverso addestramenti ed esercitazioni congiunte, ha detto Aoun.

Ha indicato che l’esercitazione ha rivelato professionalità nel coordinamento tra l’esercito e vari apparati di sicurezza durante un attacco terroristico, che si svolge per la prima volta alla frontiera. Questo afferma che la sicurezza dei valichi di frontiera è «responsabilità di tutte le forze di sicurezza, non solo dell’esercito», secondo il generale.

Aoun si è rivolto alle unità dicendo che i valichi sono ora in migliori condizioni grazie ai loro sforzi per mantenere la sicurezza e il controllo della frontiera. Ha aggiunto che non ci sono valichi illegali, ma alcune lacune che devono essere colmate.

Il comandante dell’esercito ha sottolineato l’importanza dei reggimenti di frontiera, sottolineando che la leadership fornisce loro tutte le attrezzature e l’addestramento per facilitare il loro compito di controllo della frontiera e prevenire il contrabbando, che è una priorità assoluta.

Maddalena Ingrao