L’economia libanese tiene

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LIBANO – Beirut 12/03/2015. L’emissione libanese di bond del valore di 2,2 miliardi di dollari il 23 febbraio, a un costo di gran lunga inferiore rispetto ad altri paesi classificati allo stesso grado B-/ B2, testimonia la capacità del settore bancario del paese di affrontare i problemi creati dallo Stato islamico, da un governo senza presidente, il recente declassamento del suo rating sovrano da parte di Moody.

Il Libano è senza un presidente dalla scadenza del mandato di Michel Suleiman conclusosi nel maggio 2014, con il parlamento diviso tra Michel Aoun e Samir Geagea. Inoltre, il Libano, con una popolazione di 4,4 milioni, ospita più di un milione di profughi siriani, e le sue truppe sono combattendo lo Stato islamico che tenta di entrare in profondità nel suo territorio dal confine siriano; la questione sicurezza mina anche la fiorente rinascita dell’industria turistica del paese. Il ministro delle Finanze libanese Ali Hasan Khalil ha detto ai media che il suo governo sta cercando di ottenete dal Parlamento il permesso di emettere 4,4 miliardi di dollari di obbligazioni nel 2015, per soddisfare le esigenze dello Stato, che aveva un deficit di bilancio nel 2014 del 8,2 per cento del Pil; attualmente, il ministero delle Finanze è autorizzato ad emetterne solo per 2,5 miliardi di dollari per tutto il 2015. Secondo gli esperti, la forza del sistema bancario libanese sta nella popolarità del prestito obbligazionario: il totale attivo del settore bancario è circa 3,5 volte il Pil, e le banche sono soggette a restrizioni nell’investimento che le spingono a investire in bond, stimolando in tal modo gli investimenti stranieri. La stampa locale ha riferito che solo il 15 per cento dell’offerta è stato acquistato da investitori stranieri, mentre il resto è andato a investitori locali e banchieri. La fiducia degli investitori nel futuro economico del Libano è stata confermata nonostante il declassamento del suo rating sovrano a B- / B2 a dicembre 2014. L’agenzia di rating Moody ha declassato il rating dei titoli di stato del Libano da B2 a B1, con outlook negativo, causa l’onere elevato del debito governativo e gli effetti negativi della crisi siriana.