LIBANO. Beirut non rimborsa l’Eurobond: fallimento sicuro

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Il Libano dovrebbe informare i suoi creditori che non può rimborsare un eurobond da 1,2 miliardi di dollari in scadenza il 9 marzo. La mossa lascerà il paese di fronte al primo default della sua storia.

La decisione ufficiale verrà presa dopo una riunione di gabinetto guidata dal primo Ministro Hassan Diab. In precedenza, Diab aveva incontrato il presidente Michel Aoun e il presidente del Parlamento Nabih Berri, nonché il capo dell’associazione bancaria del Paese, riporta The National.

Diab ha parlato della decisione sul bond e della crisi economica del Libano in un messaggio video alla nazione. 

Prima della riunione di gabinetto, Antoine Choucair, il direttore generale della presidenza, il 7 marzo, ha detto che c’era poco sostegno per il rimborso del debito: «Sulla base delle opzioni disponibili, la riunione finanziaria ed economica ha deciso di sostenere il governo in qualsiasi opzione adotti, tranne che per il pagamento delle scadenze del debito», ha detto Choucair, ripreso dalla National News Agency.

Berri aveva anche detto la scorsa settimana che la maggior parte dei parlamentari si era opposta al pagamento. Il Libano ha 31 miliardi di dollari di debito in valuta estera, la maggior parte dei quali è detenuto da istituzioni finanziarie libanesi.

L’Eurobond di 1,2 miliardi di dollari, di cui circa il 30 per cento con i creditori stranieri, sarà seguito da altri 700 milioni di dollari di obbligazioni con scadenza ad aprile e poi 600 milioni di dollari a giugno.

L’Associazione delle banche del Libano aveva esortato il governo a onorare i suoi impegni, non volendo erodere ulteriormente la fiducia degli investitori. Il mese scorso, S&P Global e Moody’s Investors Service avevano declassato il debito a spazzatura.

Nel frattempo, un gruppo di detentori di obbligazioni del Libano sta cercando di formare un gruppo di creditori nei prossimi giorni per otterrei pagamento del debito, riporta Reuters.

Il Libano sta vivendo la peggiore crisi economica dalla fine di una guerra civile durata 15 anni nel 1990, che ha dato origine a un’ondata di proteste pubbliche senza precedenti. Secondo l’Istituto di Finanza Internazionale, Ifi, il paese ha uno dei più alti rapporti tra il debito e il Prodotto Interno Lordo (166 per cento) al mondo. Il suo debito pubblico è aumentato del 7,6 per cento a 91,64 miliardi di dollari su base annua a fine dicembre 2019.

Il procuratore di stato del Libano ha sospeso il 5 marzo un ordine di congelamento dei beni di 20 banche locali, avvertendo che avrebbe fatto sprofondare il Paese e il suo settore finanziario nel caos.

Lucia Giannini