India, stop al traffico di bambini

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INDIA – Nuova Delhi 02/09/2016. Il traffico di esseri umani in India è aumentato del 25 per cento nel 2015 rispetto all’anno precedente, con oltre il 40 per cento dei casi che riguardano bambini comprati, venduti e sfruttati come schiavi.

Il National Crime Records Bureau (Ncrb), riporta la Thomson Reuters Foundation, ha detto che ci sono stati 6877 casi relativi al traffico di esseri umani lo scorso anno contro i 5466 nel 2014, con il più alto numero di casi segnalati nello stato dell’Assam, seguito dal Bengala Occidentale. I dati mostrano che il 43 per cento delle 9127 vittime erano al di sotto dei 18 anni e i crimini commessi includono l’induzione alla prostituzione, lo stupro, la riduzione in schiavitù. L’aumento dei casi segnalati si deve ad una maggiore consapevolezza pubblica, nonché ad una maggiore formazione della polizia, con conseguente migliore applicazione delle leggi contro il traffico di esseri umani. Il numero reale dei casi potrebbe essere molto più alto, però, perché molte vittime, in particolare quelle provenienti da regioni povere o rurali, non sono consapevoli del crimine. L’Asia meridionale, con l’India al suo centro, è una delle regioni del mondo in cui si registra una più rapida crescita del traffico di esseri umani; l’India, da sola ospita il 40 per cento dei circa 45,8 milioni di schiavi del mondo, secondo un l’indice globale della schiavitù 2016 pubblicato dall’australiana Walk Free Foundation. I dati dell’NCRB hanno mostrato che ci sono stati 19.717 casi legati al traffico di esseri umani in attesa di giudizio nel 2015, di cui 15.144 sono stati casi rispetto all’anno precedente. Solo 2.075 casi sono arrivati in giudizio con conseguente 1.251 assoluzioni e 824 condanne. Oltre 17.600 casi sono ancora in attesa del processo. Dati del 2015.

Gli attivisti sostengono che la risposta del governo al traffico di esseri umani è migliorata negli ultimi anni, ma comunque la giustizia e il supporto alle vittime, soprattutto ai bambini è davvero irrisorio. Giudici e pubblici ministeri sono troppo pochi per i suoi 1,3 miliardi di abitanti e vi è un arretrato di milioni di cause pendenti dinanzi ai giudici. Il governo ha introdotto una piattaforma online per trovare i bambini scomparsi e ha firmato patti anti-traffico di esseri umani bilaterali con nazioni come il Bangladesh e Bahrain e le autorità stanno lavorando con associazioni di beneficenza per addestrare le forze dell’ordine. Il governo del primo ministro Narendra Modi ha riferito che ha intenzione di stilare e proporre la prima legge organica in India contro traffico di esseri umani. Norma che prevede: di unificare le leggi esistenti; dare priorità alle esigenze dei superstiti; tribunali speciali per accelerare i processi. La norma dovrebbe essere presentata al Parlamento per l’approvazione entro la fine dell’anno.