Kosovo: dai Lancieri agli Alpini

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KOSOVO – Pec/Peja 11/12/2014. L’importanza della presenza internazionale in Kosovo è dimostrata dalla situazione di equilibrio e stabilità che si è venuta a creare a seguito dell’intervento della forza internazionale a guida NATO del lontano 12 giugno 1999 che su mandato delle NU, con la Risoluzione 1244, aveva il compito di svolgere un’azione di deterrenza, in favore della libertà dei cittadini e soprattutto per contribuire al consolidamento della pace ed al processo di crescita civile di una società multietnica e multi religiosa.

La presenza italiana anche qui mostra le grandi qualità di equilibrio, di comunicazione e di rispetto delle culture locali che contraddistingue i nostri militari presenti nei vari teatri operativi. Questo riconoscimento può essere anche sottolineato dal fatto che, qualche mese fa, alla guida di KFOR è stato riconfermato un italiano, al Generale Salvatore Farina è infatti subentrato il Generale Francesco Paolo Figliuolo. Il perché di questa scelta tutta italiana è in parte dovuta ad opportunità politica, ma certo non è da sottovalutare quel sottile speciale rapporto di rispetto conquistato sul campo sia da parte serba che albanese.
I nostri militari si alternano ormai da anni e il 9 dicembre il Reggimento “Lancieri di Montebello ha lasciato il Kosovo sostituito dal 5° Reggimento Alpini. La cerimonia di avvicendamento del Multinational Battle Group West (MNBG-W) si è tenuta nella base “Villaggio Italia” di Belo Polje, sede del Contingente Italiano in Kosovo, che controlla la regione Ovest. Il Colonnello Angelo Minelli, Comandante del Reggimento Lancieri, ha passato il testimone al parigrado Carlo Cavalli, Comandante del 5° Reggimento Alpini di Vipiteno (BZ), che dopo 9 anni dalla sua prima partecipazione all’operazione Joint Enterprise, ritorna in terra kosovara.
La cerimonia si è svolta alla presenza del Comandante della missione KFOR Generale Francesco Paolo Figliuolo e di diverse autorità locali politiche e religiose. Il Comandante di KFOR si è complimentato per i risultati raggiunti dagli uomini e le donne dei “Verdi Lancieri”, del 232° Reggimento Trasmissioni di Avellino e dei colleghi stranieri che, con costante e quotidiana dedizione, hanno portato a termine i compiti loro assegnati: «Voi tutti avete rappresentato le vostre Nazioni con grande orgoglio ed onore», ha affermato, «Il Colonnello Angelo Minelli può essere fiero di aver comandato una forza multinazionale di tale professionalità, che ha operato e sta continuando egregiamente ad operare per il futuro del Kosovo».
Nei sei mesi appena trascorsi, la compagnia operativa italiana, in cui era inquadrato anche un plotone moldavo, è stata rischierata per la prima volta nel nord del Paese che in base al principio del Kosovo-wide tutte le unità di KFOR possono infatti essere impiegate nell’intera Area di Operazione, per pattugliare il confine amministrativo tra Kosovo e Serbia e controllare i varchi autorizzati e le vie di comunicazione non ufficiali. L’unità, equipaggiata con i VTLM Lince, impiegati per la prima volta ora anche in Kosovo, ha contribuito al mantenimento di un generale clima di sicurezza e libertà di movimento, supportando le forze di polizia locali.
I “Lancieri di Montebello” hanno inoltre avviato e portato a termine un progetto di reshaping dei servizi svolti dalle compagnie italiana, slovene ed austriache del MNBG-W al fine di permettere una rotazione che distribuisse i compiti in maniera paritaria. Grazie a questa maggiore integrazione tra tutte le forze del MNBG-W, la compagnia italiana è stata svincolata da compiti prettamente statici nel solo settore occidentale, a presidio del Monastero di Decane e nel controllo della propria Area di Responsabilità, a beneficio di una maggiore dinamicità.
Numerose sono state anche le attività di cooperazione civile-militare, condotte in favore delle varie etnie e religioni presenti sul territorio, e al solo scopo di contribuire al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione locale.
Il 5° Reggimento Alpini, integrato in questa nuova esperienza da una compagnia del 2° Reggimento Trasmissioni Alpino di Bolzano, ha all’attivo numerose operazioni in Patria di concorso alle Forze dell’Ordine e di soccorso alle popolazioni colpite da calamità naturali, nonché all’estero nell’Operazione Joint Forge in Bosnia-Herzegovina nel 2004, nella Joint Enterprise in Kosovo nel 2005, e per due volte nell’Operazione ISAF in Afghanistan nel 2007 e nel 2010-2011.

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