La prigione illegale di Kigali

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RUANDA – Kigali 25/09/2015. Hrw denuncia le prigioni illegali di Kigali.

In un nuovo studio pubblicato il 24 settembre, Human Rights Watch ha nuovamente denunciato la detenzione illegale di mendicanti e minori e l’abuso di lavoro forzato nel carcere di “Kwa Kabuga” nel quartiere di Gikondo a Kigali.
Human Rights Watch ha accusato il governo ruandese ad arrestare bambini di strada, mendicanti, venditori ambulanti e persone senza fissa dimora a Kigali, per darle l’immagine di una città pulita e sviluppato. La maggior parte di queste persone sono poi detenute nella prigione di Gikondo, “Kwa Kabuga” a tempo indeterminato e in condizioni estreme.
Hrw ha studiato i dati e i fatti avvenuti tra il tra il 2011 e il 2015, intervistato 57 prigionieri per la sua ricerca che segue un primo studio del 2006. Le autorità affermano che Gikondo sia un centro di transito e di riabilitazione; Kwa Kabuga era il centro degli interrogatori per i sospetti del genocidio del 1994, era stato poi chiuso e riaperto pochi mesi dopo.
Secondo Hrw, i prigionieri non hanno cibo, acqua, accesso ai servizi igienici, e medicine. Sovraffollamento e maltrattamenti rendono ancora più difficili le condizioni di vita in questa prigione, secondo quanto si legge nello studio. Hrw indica anche che la corruzione è diffusa, con i detenuti anziani che agirebbero come “consiglieri” per le guardie. La corruzione è alimentata da una totale mancanza di procedimenti legali che giustifichino l’arresto e la detenzione, nonché la scarcerazione; pagarsi la libertà costa circa dieci euro per le donne e venti uomini.
L’organizzazione ha invitato le autorità ruandesi a chiudere subito questo luogo di detenzione e chiedendo alla alla comunità internazionale di fare pressione sul Ruanda per interrompere gli arresti illegali.