Misure antiebola in Kazakhstan

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KAZAKHSTAN – Almaty 05/11/2014. I servizi sanitari del Kazakhstan hanno approvato un protocollo per l’Ebola, lo ha detto Alim Aykimbaev, vice direttore del Centro Scientifico sanitario-epidemiologico.

Secondo quanto riportato Ria Novosti-Kazakhstan «Il paese ha adottato misure adeguate in modo tempestivo», ha detto Aykimbaev in una conferenza stampa ad Almaty del 5 novembre. Dal momento che il Kazakhstan non ha collegamenti aerei diretti con l’Africa occidentale, l’arrivo di un paziente con Ebola è possibile attraverso l’Europa, ad esempio. Vengono stabilite le prassi da seguire per la ricerca e la cura dei pazienti nonché quali laboratori sono autorizzati dal governo ad operare. «Tutto è stato elaborato sul modello di una terribile infezione che ha già capito il paese, come la peste» ha detto Aykimbaev che ha aggiunto: «Identificato, il paziente viene posto in una unità speciale ospedaliera, quanti sono entrati in contatto con lui, sono posti in isolamento e sotto osservazione durante il periodo di incubazione di tre settimane». Secondo l’ultimo Situation Report dell’OMS sull’Ebola, un totale di 9936 persone sono state contagiate e i casi sospetti sono stati riportati in cinque paesi: Guinea, Liberia, Sierra Leone, Spagna, e Stati Uniti d’America, Nigeria e Senegal, per un totale di 4.877 decessi riportati, riprova il documento Oms.