Mosca blocca la vendita di S-300 alla Siria

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RUSSIA – Mosca. 26/5/13. Un funzionario russo ha dichiarato al Sunday Times che la Russia bloccherà la vendita di 300-S il sistema missilistico alla Siria in cambio dello stop da parte di Israele dei bombardamenti sulla Siria. Putin ha chiesto a Netanyahu di non colpire il territorio siriano in cambio si chiamerà fuori dalla vendita di missili anti-aerei avanzati di Assad. 

 

Secondo il rapporto, il primo ministro Benjamin Netanyahu e il presidente Vladimir Putin hanno concordato all’inizio di questo mese che la Russia non avrebbe venduto avanzati S-300 anti-aerei sistemi di missili alla Siria, e in cambio Israele si sarebbe astenuto dal colpire obiettivi in ​​Siria.

Israele ha manifestato alla Russai tutte le preoccupazioni in merito al fatto che ild sistema S-300 potesse finire in mano di gruppi ostili a Israele. «Siamo molto preoccupati – ha dichiarato il funzionario russo – c’è una grande comunità russa in Israele e questo è un fattore decisivo nel nostro atteggiamento verso Israele», si legge nel Sunday Times.

Due settimane fa, Netanyahu ha incontrato Putin nel Mar Nero località turistica di Suchi per discutere la crisi in Siria e il programma nucleare iraniano. Netanyahu, accompagnato dal suo consigliere della sicurezza nazionale Yaakov Amidror e capo dell’intelligence militare Magg. Gen. Aviv Kochavi, ha chiesto Putin non fornire S-300 sistemi missilistici alla Siria.

Sia prima che dopo l’incontro la Russia ha detto di non avere alcuna intenzione di vendere nuovi sistemi avanzati di difesa aerea per il presidente siriano Bashar Assad, ma ha lasciato aperta la possibilità che potrebbe spedire tali sistemi a Damasco con un contratto già esistente.