Oltre 100 i morti della nuova Intifada

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ISRAELE – Gerusalemme 27/11/2015. Il numero dei palestinesi uccisi nei disordini in Israele dall’inizio di ottobre scorso ha superato i 100.

Le forze israeliane hanno ucciso il 26 novembre il ventunenne Yahya Yusri Taha nel corso di una incursione nei sobborghi di Gerusalemme, riporta Anadolu. Molte delle vittime sono state uccise durante degli attacchi contro soldati o civili israeliani, mentre altre, come Taha, dalle forze israeliana che hanno usato munizionamento reale per sedare gli scontri nei quartieri palestinesi. Secondo il ministero della Salute palestinese, il bilancio delle vittime è di 103, di cui almeno 22 bambini e quattro donne. Ad oggi gran parte di Gerusalemme Est vive sotto pesanti misure di sicurezza. La violenza si è inizialmente concentrata a Gerusalemme Est, soprattutto dopo la decisione di Israele di limitare l’ingresso alla moschea di Al Aqsa, ma la maggior parte delle morti dalla fine di ottobre sono avvenute in Cisgiordania, concentrati principalmente a Hebron. Nonostante le reciproche accuse di aver scatenato le violenze, questa Intifada dei coltelli, come è stata ribattezzata mediatamente è una operazione lanciata dallo Stato Islamico contro Israele tesa a destabilizzare ulteriormente la situazione già pesante in cui vive Israele per poter meglio realizzare un futuro attacco nello stile di quelli già avvenuti a Parigi.