Le Senkaku al centro del dialogo sino-nipponico

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GIAPPONE – Naha 04/05/2015. Tre navi della guardia costiera cinese sono entrate nelle acque territoriali giapponesi al largo delle isole Senkaku nel Mar Cinese orientale il 3 maggio.

Ne da notizia la Guardia Costiera giapponese ripresa da Japan Times, secondo cui si tratta del tredicesimo sconfinamento cinese di quest’anno.
Tre navi classe Haijing (la 2102, la 2305 e la 2350) sono entrate nella acque giapponesi a nord-nord-ovest dell’isolotto di Kubajima verso le 10 ora locale, riporta la guardia costiera giapponese. Le isole Senkaku sono amministrate dal Giappone, ma sono rivendicate dalla Cina, che le chiama Diaoyu, e sono al centro di una lunga disputa tra Tokyo e Pechino. La scorsa settimana, gli Stati Uniti avevano ribadito il loro impegno ad appoggiare le rivendicazioni nipponiche mettendone la difesa come parte del trattato di mutua cooperazione Usa-Giappone, nel corso della visita del premier Shinzo Abe a Washington. Tokyo, ricorda il quotidiano giapponese, rivendica le isole disabitate dal 1895, mentre la Cina sostiene che ne ha la sovranità fin dal XVI secolo. Inoltre anche Taiwan rivendica le isole, in cui, nel 1970, sono stati scoperti giacimenti petroliferi. Le tensioni tra Cina e Giappone sono esplose nell’agosto 2012, quando il Giappone ha formalmente annunciato la sua decisione di acquistare tre delle cinque isole contese da una famiglia di proprietari terrieri per 26,1 milioni di dollari. Nel 2013, la Cina ha imposto unilateralmente una zona di identificazione di difesa aerea nel Mar Cinese orientale, isole contese comprese. Pechino esige, infatti, che gli aerei che sorvolano la zona devono comunicare le proprie rotte e frequenze radiofoniche. Washington si è detta sempre contraria ad acconsentire alle pretese di Pechino. Lo sconfinamento avviene in concomitanza ad una visita di parlamentari, maggioranza e opposizione, a Pechino. Il gruppo della Dieta, tornato dai partiti di governo e di opposizione, è infatti a Pechino per mantenere lo slancio per le opportunità di scambio con la Cina. Il viaggio della durata di tre giorni, arriva dopo che il primo ministro Shinzo Abe e il presidente Xi Jinping si sono incontrati per la seconda volta in sei mesi, a margine di un vertice regionale a Giacarta il 23 aprile. Tra i segnali di disgelo tra Tokyo e Pechino, Abe e Xi hanno concordato la promozione di una serie di scambi, nonostante i notevoli disaccordi politici. La delegazione nipponica è trasversale, ne fanno parte parlamentari del partito Liberal democratico e dell’opposizione, guidato da Masahiko Komura, vice presidente del partito. Il 6 aprile, i membri del gruppo dovranno discutere delle politiche di sicurezza dell’amministrazione Abe con esperti dell’Istituto cinese di studi strategici internazionali, ente assai vicino all’Esercito di Liberazione del Popolo.