ISIS. Rumiyah lancia il “KulturKampf” di DAESH

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È uscito il nuovo numero di Rumiyah, magazine dello Stato Islamico edito in 11 lingue (Inglese, Francese, Tedesco, Bosniaco, Russo, Urdu, Turco, Bengalese, Pastho,  Indonesiano, Farsi) tranne che in arabo. Tra le costanti del numero, l’articolo dedicato alle donne, le operazioni sotto copertura, ovvero gli attentati, dove non ci sono rivendicazioni di attentati europei, la seconda parte dell’articolo dedicato ai mujahidin.

Per quanto riguarda la parte più prettamente “sociale” questa volta abbiamo un ampio spazio dedicato alla guerra. Ai numeri della battaglia di Mosul, ormai persa e alla battaglia in corso a Raqqa, tomba, promette ISIS, dei “crociati” (nella foto). Rilevante che due degli articoli di maggiore portata siano dedicati alle battaglie in corso o appena finite. Considerato che fino ad ora il magazine si era occupato di incitare alla guerra e alle basi fondanti dello Stato. ISIS perde territorio ma non può perdere la battaglia culturale in corso e quindi serviva con urgenza un intervento da parte dell’apparato politico di spiegazione di quanto accaduto o di quanto sta accadendo. Non a caso alla fine del numero di 46 pagine si lancia una nuova pubblicazione, annuncio molto postato in rete: The three fundamentals, the six principles, the four basics di Muhammad Ibn Abdul – Wahhab.

Stabilire la corretta religione per ISIS non è di minor importanza rispetto alle battaglie sul terreno. Rilevante, all’articolo dedicato al mondo femminile, la lunga spiegazione sul fatto che la donna di ISIS debba pregare a casa preferibilmente alla preghiera in moschea. La donna dunque regina di casa non può muoversi da questo nido dorato. E questo rafforza la nostra idea che ISIS mal volentieri utilizza le donne per gli attentati se non, come detto in altre occasioni per la logistica.

Per rientrare nel “calderone” della rete dei gruppi di ISIS hanno fatto il giro della rete le infografiche apparse su Rumiyah, i bollettini serali di ISIS e quelli del pomeriggio. Mentre manca il bollettino del mattino. Ritorna anche il link a al Bayan radio, pilastro della comunicazione e informazione ISIS. Ripostati molti video dell’ultimo mese dalla Siria, mentre è stato postato ex novo, un video da 7 minuti dal significativo titolo: Le frecce di ISIS contro i “murtaddin”. Ovvero le azioni di cecchinaggio di ISIS contro i soldati iracheni. Tra i documenti ritorna un vecchio file del marzo 2016, in cui si spiegano tutte le bugie dei media occidentali: ben 400. Ritornano i canali in lingua: inglese, tedesca e francese con le notizie e i suggerimenti da e per lo Stato Islamico mentre si espandono di numero i canali nelle lingue asiatiche come il malese. Ritornano anche i canali per lupi solitari, uno di questi ha come grafica: il Jihad è obbligatorio. Chiudiamo con un annuncio: sostenete economicamente le famiglie dei prigionieri. Non si sa di chi  e quali.

Redazione

DAESH MATRIX è il secondo volume dedicato al fenomeno dello Stato Islamico. 

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