Nuova propaganda IS: rifugiati venite nello Sham

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STATO ISLAMICO – Raqqa. 17/09/15. IS approfitta della tragedia dei rifugiati per fare propaganda. Lo Stato Islamico via social network a partire dalla notte di ieri, 17 settembre, ha postato due documenti ufficiali e 5 video da diverse parti dello Sham (territorio dello Stato Islamico) come Yemen, Siria, Iraq, in cui invita i profughi a non andare in Europa per non subire umiliazioni. Nei video inserito anche un monito teologico: quello che vieta ai musulmani di emigrare in terra di infedeli.

I documenti e i video invitano i rifugiati a ricominciare una vita nella terra dello Stato Islamico, un luogo protetto, dove ogni musulmano è ben accetto e nessuno attenterà alla loro vita. I video, sono accompagnati dalle immagini orribili dei bambini morti affogati o dalle famiglie picchiate in Ungheria e ancora frame di persone che vengono sistemate in tende o case prefabbricate di zinco. L’incipit di uno dei documenti recita: «Lo stesso importo pagato da alcuni giovani di migrare verso il territorio dello Stato islamico in Siria, è lo stesso pagato da alcune persone del Levante per fuggire dalla Siria, ancora una volta tutte le strade portano a Roma, e il nostro modo è diverso dal vostro percorso, pur contestando i marinai dall’acqua, combatteremo i giovani velisti sanguinari con il permesso di Allah». Ricordiamo che il detto: tute le strade portano a Roma oltre che a essere l’ennesima minaccia verso l’Italia è anche un detto molto popolare nel mondo arabo siriano. Il testo prosegue asserendo che anche se nello Stato Islamico ci saranno molte vittime, queste saranno morte per l’onore e la gloria di tutti i musulmani che lottano contro gli aggressori crociati e non ci saranno morti umiliati dall’acqua. IS chiede dunque ai rifugiati di ripensarci rimanere in Siria e unirsi allo Stato Islamico, il luogo dove tutti sono uguali e tutti combattono per una giusta causa. Dure critiche all’Europa che umilia i musulmani e li lascia morire in mare. L’invito di IS chiude in questo modo: «Ben presto i vostri bambini possono crescere e servire negli eserciti di questo paese (europeo), perché questo può essere una condizione per prendere la cittadinanza, in un momento in cui i nostri bambini muoiono in difesa dell’Islam (ndr ISIS). Dopo di che scoprirete la verità amara e non dovrete dare colpa a nessun altro che a voi stessi, ricorderete per sempre che eravate a pochi chilometri dal Dar Al Islam che custodisce l’Islam e la sua gente, ma avete scelto di assumervi i rischi del viaggio per raggiungere l’eresia, casa e guerra contro l’Islam e la sua gente».