ISIS: la diga di Tabqa cadrà

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Nella rete social di ISIS ancora l’eco delle giornate romane dedicate ai 60anni dei Trattati di Roma. Con le relative minacce a Roma e al Vaticano. Secondo gli account social pro ISIS, il semplice gesto dei 27 capi di Stato dell’Unione Europea in vista dal Papa, in realtà nasconde la rinascita di un esercito crociato contro i musulmani. ISIS come al solito utilizza le informazioni per darne una propria visione dei fatti. 
Per quanto riguarda invece la battaglia di Mosul invece l’esercito iracheno non è riuscito ad avanzare di un metro nell’ultima settimana. In questo momento il fronte più caldo è quello della città vecchia di Mosul dove si combatte casa per casa. Difficile raggiungere la zona, difficile introdursi e ancor meno sconfiggere ISIS che ci vive oramai da due anni e conosce perfettamente i posti. ISIS nella giornata del 28 marzo ha rivendicato molte azioni di cecchinaggio in diverse aree della città sul lato destro. Da qualche tempo ISIS mira agli ufficiali della polizia federale, esercito iracheno, leader delle milizie popolari irachene. Nella sola giornata del 29 ISIS tramite cecchini avrebbe giustiziato 15 uomini delle forze irachene e alleati. Altri 10 feriti. Dopo l’uso di droni, i cecchini sono diventati l’incubo delle ferzo contro ISIS. La vecchia zona di Mosul sarà una ecatombe sia per ISIS che per i civili. ISIS infatti ama la warfare nel centro urbano. Gli analisti arabi parlano di un progetto ISIS di “imbottire” la città con mezzi imbottiti di esplosivi. Iniziato lo scontro nella zona residenziale Yarmouk. Scontri anche a Tal Afar tra la polizia federale irachena e ISIS , Mentre nella provincia di Kirkuk c’è tensione tra i curdi e gli sciiti perché i curdi dopo aver cacciato ISIS dalle località della provincia ha deciso in autonomia di issare la bandiera curda, come segno di delimitazione del nuovo territorio del Kurdistan. Cosa non gradita all’amministrazione Abadi. Sarebbero oltre 50 i morti tra i soldati curdi dopo attacco di ISIS al quartier generale dei curdi a Kashkash Jabur, al Hasakah. Sei gli attentatori. Tre sono riusciti a detonare i mezzi esplosivi mentre gli altri tre sono stati uccisi dopo diverse ore di battaglie. È la seconda volta in sette mesi che ISIS attacca l’area. Ancora preoccupazione per quanto potrà accadere se la diga di Tabqa cadrà. Account pro ISIS asseriscono: «Scompare Raqqa, Deir Ez Zor, Albu Kamal, 3 milioni di persone morte. 80% delle risorse petrolifere siriane distrutte». preoccupazione che è salita quando ISIS ha diramato la notizia secondo cui l’ingegnere responsabile della diga è stato ucciso in un raid aereo USA il 28 marzo insieme al suo team mentre cercava di rilevare i danni riportati dal primo bombardamento. L’ingegnere Hasan era salito nonostante ISIS lo avesse sconsigliato perché temevano un attacco, visto che i curdi e gli americani controllano tre lati della diga. Continuano gli scontri a Hama tra coalizione dei ribelli e forze pro Assad. E a Homs e Deir Ez Zor invece gli scontri sono tra ISIS e Assad.
Redazione
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