Il Cyber Califfato attacca Malaysian Airlalines

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MALESIA – Kuala Lumpur 26/01/09215. Il team d’emergenza della Malaysian Airlines sta cercando di ripristinare per ripristinare il suo sito dopo che è stato violato da un gruppo che appoggia lo Stato islamico il 26 gennaio.

Il sito della compagnia è stato modificato, in un primo momento, con il messaggio: « 404 – Plane Not Found. Hacked by Cyber Caliphate. », con una foto di uno dei jet Airbus A380 superjumbo della compagnia aerea. La stringa del browser per il sito recitava: «Isis prevarrà». La Malaysian Airlines sta cercando di riprendersi dal doppio disastro dello scorso anno, la scomparsa del volo 370, precipitato al largo della costa occidentale dell’Australia, e l’abbattimento del volo 17 in Ucraina. Il sito aziendale è stato poi cambiato con la foto di una lucertola con un cappello a cilindro, monocolo e smoking che fuma la pipa. Il riferimento allo Stato islamico è stato rimosso e la paternità è stata cambiata in «Lizard Squad – Official Cyber Caliphate», con un link con un account twitter del gruppo. La compagnia aerea ha detto in un comunicato che si trattava di un «problema tecnico temporaneo» che non ha influenzato le prenotazioni dei passeggeri e che la violazione era stata segnalata al ministero dei Trasporti e agenzia di Sicurezza per Internet malesiana. Ha poi detto che i dati degli utenti «rimangono sicuri». Il gruppo, tuttavia, via twitter ha detto che si è «andato a scaricare un po ‘di bottino trovato sui server malaysiaairlines.com», e postato un link a uno screenshot di quello che sembrava essere prenotazione del volo di un passeggero dal sistema di posta elettronica interna della compagnia aerea. Nel 2014, Lizard Squad avrebbe hackerato la rete PlayStation online di Sony e il sito di Microsoft Xbox. Nel mese di agosto 2014, utilizzando dei Twitter di American Airlines, minacciava una esplosione nell’aereo che trasportava il presidente di Sony Online Entertainment, costringendo il volo ad un ad una deviazione d’emergenza. La Malaysian Airlines ha anche detto nella sua dichiarazione che il suo dominio è stato “compromesso” e gli utenti venivano reindirizzati al sito web del gruppo di hacker, dicendo che ci vorranno fino a 22 ore per ripristinare il sito. La polizia in Malesia ha arrestato 43 persone nel 2014 con l’accusa di legami con lo Stato Islamico, confermando i timori del primo ministro Najib Razak secondo cu la diffusione dell’ideologia dello Stato islamico potrebbe portare ad un conflitto nel paese a maggioranza musulmana.