ISIS contrabbanda petrolio

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IRAQ – Baghdad 02/10/2014. Lo Stato islamico guadagno circa 5 milioni di dollari al giorno dal contrabbando di petrolio.

Lo denuncia il Segretario Generale del Partito Comunista Iracheno, Hamid Majid Musa, a Rossiya Segodnya il 2 ottobre. «Lo Stato islamico solo dalle vendite illegali di petrolio guadagna circa 5 milioni di dollari al giorno», ha detto Musa, «perché controllano quei campi petroliferi che cumulativamente potrebbero generare simili entrate». Musa ha aggiunto che una simile somma era possibile anche se si stratta di petrolio venduto illegalmente a prezzi estremamente bassi e che il contrabbando di petrolio in Iraq è un grande mercato, essendo appannaggio delle organizzazioni mafiose. «Ci sono molti modi di lasciare l’Iraq per il petrolio di contrabbando. Questo petrolio, inoltre, va illegalmente in paesi che pretendono di combattere contro lo Stato islamico», ha detto il segretario generale che ha nominato la Turchia tra questi paesi. Musa ha denunciato che la responsabilità di questo status quo è da attribuire ad aiuti esterni, in particolare dai paesi del Golfo Persico. Lo Stato Islamico è riuscite a raccogliere tasse nei territori sotto il suo controllo: solo a Mosul 150 milioni di dollari al mese.