Anonymous contro ISIS

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STATI UNITI D’AMERICA – Washington 07/03/2015.La struttura dei social network afferenti allo Stato Islamico è di elevato livello e  gli hacktivisti di Anonymous l’hanno presa sotto tiro.

Recentemente il gruppo ha preso di mira almeno 800 account Twitter, 12 pagine di Facebook e più di 50 indirizzi di posta elettronica, parte della loro funzionamento #OpIsis. Hanno anche lanciato una campagna simile #OpCharlieHedbo innescata dagli attacchi contro Charlie Hedbo.

Secondo un nuovo studio pubblicato il 5 marzo dal Brookings Institute, ci sono almeno 46mila account Twitter pro-Isis, con una media di circa 1.000 seguaci ciascuno, e il numero cresce rapidamente, dato che stando ai dati del Brookings, il 60% è stato creato nell’ultimo anno. la tendenza è tassellate in crescita da far pensare a 90mila account twitter.
Anonymous, collettivo anarchico senza organo decisionale centrale, ha creato una task force che ha dichiarato guerra allo Stato Islamico.
«Nessun posto sarà sicuro per voi on-line. Sarete trattati come un virus, e noi siamo la cura (…) Noi siamo Anonymous, siamo un esercito, noi non perdoniamo, non dimentichiamo, vi aspettiamo», ha detto Anonymous in un video. Secondo Foreignpolicy.com, gli Stati Uniti dovrebbero rivolgersi a gruppi Anonymous, fornendo loro le risorse, per smantellare Isis; il pagamento, inoltre, potrebbe essere fatto in Bitcoin per conservare l’anonimato. Per ForeignPolicy.com «si potrebbe aprire un nuovo fronte nella guerra contro lo Stato islamico digitale».
Per il Brookings eliminare dalla rete lo Stato Islamico priverebbe la comunità di intelligence internazionale della disponibilità di informazioni: «Se ogni singolo sostenitore di Isis scomparisse da Twitter domani, costituirebbe una perdita impressionante di intelligence».