ISIS: “Abadi bugiardo e Assad ingannatore”

206

Le faide interne all’Iraq, ancora una volta mostrano come Baghdad non sia assolutamente in grado di gestire la situazione attuale. Per esempio, un membro del Parlamento, Haji Kendor al-Sheikh, asserisce che vi è ostruzione sul ritorno di 350.000 yazidi nelle loro case per via di un conflitto tra il PKK e Barzani per il controllo delle aeree Yazide. E questo è solo un esempio, c’è ancora il problema dei curdi in Sinjar, degli sciiti che stanno litigando tra loro a Baghdad e così via.

In Tv si parla più del referendum in Kurdistan che non di quanto sta accadendo a Mosul. Senza che nessuno se ne accorga l’Iraq sta scivolando in una situazione molto simile a quella della Siria del 2011. Eppure l’Iraq continua a proclamare le sue grandi vittorie contro ISIS. L’ultima sceneggiata è andata in onda con Abadi che è addirittura volato a Mosul pronto a dichiarare la liberazione della città ma poi se ne è ritornato subito a Baghdad dopo aver visitato la zona di accampamento dei militari a Mosul. La Tv ha detto che ha lasciato Mosul e non vi ritornerà finché i combattimenti non saranno finiti. Nel frattempo, si apprende via social, che 6 quartieri di Mosul ovest sono stati completamente distrutti e 38 parzialmente distrutti. ISIS controlla ancora: al-Shahuan, Bab al-Shadh, al-Kuwarzain, al-Qali’yat, al-Shamariin and al-Yadan. Secondo alcuni post twitter ISIS avrebbe preso dopo sei giorni di combattimenti il controllo di Imam Gharbi a sud di Rafah.

In Siria, nella mattinata del 9 luglio, è iniziato il nuovo cessate il fuoco voluto da Stati Uniti e Russia nelle province di Quneitra, Daraa e Suweida. Poco prima dell’inizio del cessate il fuoco il governo siriano ha conquistato la villa fortificata a ovest di Samadiyah, provincia di Quneitra.

Ad ogni modo il cessate il fuoco è durato poco visto che già il 10 luglio sera vi è stata una prima importante rottura con il bombardamento da parte dell’artiglieria governativa sulla zona di Naimah tenuta dai ribelli, a est di Daraa. Poi le forze del governo siriano dalla base aerea di Thaalah hanno continuato a violare il cessate il fuoco bombardando la zona tenuta dalla 52° Brigata del FSA a est di Hirak, est di Daraa.

Di fondo, si è capito realmente la mattina successiva che il cessate il fuoco sarebbe durato meno di 24 ore. In effetti, le forze governative hanno iniziato un attacco su larga scala contro il FSA nella zona di Al Safa, est di Suweida, con supporto di artiglieria e attacchi aerei, conquistando diverse posizioni. Il Governo siriano ha cercato di coprire l’interruzione del cessate il fuoco indicando che ha attaccato Daesh a est di Suweida prendendo almeno dodici località al FSA.

L’attacco del governo siriano è stato lanciato su tre assi per ridurre la sacca del FSA a est di Suweida per prendere inizialmente Khalkhalah e la base aerea di Marj Ruahyyil. Alcune posizioni non sono state identificate, ciò che è sicuro è che il fronte vicino alla base aerea di Khalkhalah del FSA è passato di mano entro la fine della mattinata.

Sorprendentemente, il ministro degli Affari esteri russo Lavrov ha confermato che la provincia di Suweida faceva parte dell’accordo per il cessate il fuoco d’intesa con gli americani. Al tempo stesso, il governo siriano ha confermato di aver attaccato in zona. Alcune milizie iraniane (Jaafariyah Force) hanno preso parte all’offensiva del governo siriano contro il FSA a sud della base di Al Sin. Ad inizio pomeriggio, il SAA e le NDF sono avanzate nella zona a nord est di Suweida in scontri con ribelli. In poco tempo, il SAA ha catturato Tell Asfar, Shuhayb e diverse altre posizioni nella zona a est di Suweida. Account vicini al SAA hanno postato foto delle battaglie nel deserto a est di Suweida.

Redazione

DAESH MATRIX è il secondo volume dedicato al fenomeno dello Stato Islamico. 

È possibile acquistare il libro su Tabook.it