#FreeShamiWitness

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ITALIA – Roma. 15/12/14. Impressionante il numero di follower che hanno attivato una campagna in favore di ShamiWitness, il ragazzo indiano di 24 anni, dirigente di azienda, arrestato per propaganda in favore di IS e ancora per aver aderito a IS.

I suoi “seguaci” sostengono che: «far conoscere lo stato islamico attraverso i media non è un reato». Sostanzialemnte, come spesso accade chi commette reati informatici, non si sente reo. Non solo, IS va a toccare un nervo scoperto delle normative su cosa pubblicare o meno on-line. Problemi “normativi” che rischiano di far uscire dal carcere ragazzi “simpatizzanti di IS” in Norvegia, e in altri paesi europei. Per quanto riguarda il ragazzo indiano, da ieri si raccolgono adesioni per la sua liberazione. Nel frattempo la sua eredità è già stata raccolta ed è comparso un nuovo profilo che posta immaginie  filmati del tutto simili a quelli che annunciava Shamiwitness.