IRAQ. ISIS: nuova strategia. Attacchi quando le città sono al buio

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Mentre il mondo ha gli occhi puntati sul possibile referendum di scissione del Kurdistan dall’Iraq, ISIS per sopravvivere ha messo in campo una nuova strategia per continuare a destabilizzare l’Iraq: colpire le città al buio. La tecnica è semplice e terribile allo stesso tempo. ISIS individua le torri dell’elettricità, o centrali elettriche, le fa saltare e da lì a poche ore, quando cala la notte o prima che faccia giorno, attacca. In questo modo prendono alla sprovvista i militari e le milizie a tutela della città. Sterminano i militari, saccheggiano le armi, bruciano le caserme e poi rientrano nelle loro “tane”.

Le squadre che fanno saltare per aria le centrali elettriche non sono le stesse che attaccano, anche perché si trovano a km di distanza. È successo per esempio a Diyala dove ISIS ha colpito le torri che servono Qara Tuba e Baghdad, per poi compiere attentati suicida in entrambe le località. E, a proposito di Baghdad, la situazione è sempre più critica in modo particolare nella parte nord e est, periferia della capitale, dove ISIS ha compiuto un duplice attacco nella zona di Jufr al Sakhar (vecchio nome dell’attuale Jufr al Nasr).

E, ancora, ha rivendicato l’uccisione di quattro elementi dell’esercito iracheno e la distruzione del loro veicolo per l’esplosione di un IED nella zona di Tabi, vicino Tarmiyah a nord della capitale. L’Esercito iracheno ha risposto nel pomeriggio di ieri uccidendo 20 terroristi di Daesh in bombardamenti con artiglieria e mortai nella zona di Anah, a ovest di Baghdad.

Non possiamo trascurare, infine, una notizia da Mosul: ISIS ha giustiziato, dalla liberazione di Mosul, il 29 giugno, 51 soldati iracheni come a dire: ancora non ce ne siamo andati. I social di ISIS hanno postato una infografica con tutti i volti degli uomini uccisi per mano di ISIS soprattutto cecchini e hanno riferito, attraverso post su più gruppi, che presto torneranno a Mosul.

Redazione

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