IRAQ. In mezzo alle IED, parte il referendum per il Kurdistan

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In Iraq è iniziata ufficialmente la campagna referendaria per il referendum sulla secessione del Kurdistan (nella foto). Il primo Ministro Abadi visiterà presto Ankara per discutere della questione. Nel frattempo ha firmato una nota per il prestito di 500 milioni di dollari da parte de Giappone.

Attivisti di Mosul hanno pubblicato oggi sui social le foto delle rovine della Città Vecchia come risultato dei combattimenti degli ultimi mesi. Il pensiero va a tutti quei bambini scomparsi durante lo sfollamento delle famiglie da Mosul di cui non si conosce ancora oggi il destino. Sempre da Mosul arriva poi la notizia della morte di tre persone durante irruzione di uomini armati in un’abitazione civile nei pressi di una moschea nella parte est di Mosul.

Nell’Anbar sono arrivati, a seguito dell’accordo tra Daesh e il Libano, autobus pieni di combattenti di Daesh con le loro famiglie nell’area di Rawa, Anatha e Qaim. 

Come conseguenza tra ieri e oggi si sono susseguiti bombardamenti della coalizione americana soprattutto nelle zone di Qaim e Rawa.

Le minacce delle forze governative di invadere le città e gli stessi bombardamenti hanno costretto dozzine di famiglie a scappare nel deserto. Daesh dà notizia, all’ora di pranzo, della morte di 12 persone, inclusi 8 bambini, in un bombardamento americano nella città di Rawa. Secondo la coalizione il bombardamento a Rawa sarebbe avvenuto per distruggere le posizioni di alcuni cecchini appostati in un palazzo della città.

Lo stesso accordo tra Daesh e autorità del Libano è stato anche la causa dell’attentato alla vita del religioso Fadel al-Badiri che aveva diffuso un comunicato dove condannava l’accordo tra Hezbollah e lo Stato Islamico nella città di Najaf.

Sono state poi postate diverse notizie di attacchi alle milizie al Hashd e alle forze governative tramite l’utilizzo di IED piazzati sulle strade. Nel Salahuddin ci risulta la distruzione di un veicolo tra Balad e Ishaqi e due feriti vicino a un mercato della città di Taji a nord di Baghdad.

Anche nel mandato di Diyala un IED ha provocato il ferimento di tre Peshmerga nell’area di Tabaj a nord est di Baquba.

Sempre nel Diyala un account locale riferisce che le forze governative avrebbero arrestato venticinque persone. Non si sa di cosa siano sospettate e non si conosce la località nella quale sono stati portati.

Così come nel vicino mandato di Salauddin, anche in quello di Baghdad ci sono stati diversi incidenti provocati dall’esplosione di IED.

Una pattuglia dell’esercito iracheno è stata colpita nel distretto di Dora al centro di Baghdad e un soldato è rimasto ferito. Un altro IED ha causato un morto e quattro feriti nell’area di Sayyid Abdullah nel distretto di Mahmudiyah a sud di Baghdad e altre due persone sono state ferite nell’esplosione di un IED vicino i negozi dell’area di Haswa nel distretto di Abu Ghraib a ovest di Baghdad. Due miliziani di Al Hashd, infine, sono stati uccisi in un attacco a una caserma a nord di Baghdad. Nemmeno Bassora oggi è immune dagli attacchi di guerriglia di Daesh: un IED ha colpito la ha colpito la casa di un impiegato governativo nella zona di Maqal al centro della città. Non risultano vittime.

Redazione

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