IRAQ. Daesh torna a fare le parate militari

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Nonostante i proclami statunitensi e quelli iracheni Daesh non ha mai smesso di far parlare di sé. Nelle regioni di Ninive, Anbar, Kirkuk, Salahuddin, Diyala lo Stato Islamico ha mantenuto attive le sue cellule e continua a colpire.

Ritornano gli attacchi multipli, ovvero si attacca un sito: con cecchino o armi leggere e poi ci si mette a distanza e, quando arrivano i soccorsi, si fa esplodere l’IED piantata con timer a distanza.

Sono diverse le operazioni congiunte tra diverse forze irachene e quelle congiunte con la Coalizione internazionale per sradicare il fenomeno terroristico dall’Iraq ma l’impresa è tutt’altro che semplice. Le aree maggiormente colpite restano quelle di sempre: Ramadi, monti Makhmour, monti Hamrin, zona del lago Buḥayrat al-Tharthār, distretto al Shoura, Tuz Khormatu sono solo alcune delle località più colpite.

Ma secondo alcune fonti locali c’è di più. Un emiro nella località alla periferia di Salahuddin da qualche tempo organizza parate militari di Daesh. E si avvicina sempre di più nel distretto di al Azim. Gli abitanti locali hanno chiesto rinforzi al governatorato circa 400 uomini in più per sorvegliare l’area. E soprattutto per mettere mano al confine regionale tra Salahuddin e Diyala il più frequentato dai terroristi.

La zona in cui Daesh “pascola” negli ultimi giorni è definita dagli abitanti locali “il principato del male” la zona è nota come Mutaybija e parlano di sicurezza persa. Si trova ai confini di Kirkuk, Salahuddin, Diyala. A sud-est di Salahuddin, al confine con Diyala, Daesh minaccia continuamente la popolazione locale, un altro distretto minacciato è quello di al Daur ai confini con Diyala. L’area si presta alla sopravvivenza dei terroristi poiché è un’area molto aspra, vasta, piena di grotte e tunnel difficile individuare le roccaforti dei militanti. Sono state individuate in 70.000 dunum circa 15-20 gruppi. Inoltre in quest’area i villaggi sono ancora vuoti e ISIS ne approfitta.

Lucia Giannini