IRAQ. 13 miliardi di dollari di tasse non pagate

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In data sette agosto, l’agenzia di stampa irachena “Wa3ed Iraq” ha riferito che un membro della Camera dei rappresentanti, “Riad Masoudi”, asserisce che l’Iraq perde 13 miliardi di dollari all’anno a causa del mancato pagamento delle tasse delle reti di comunicazione e dei porti di confine in Iraq a causa di negligenza e ritardo nelle procedure amministrative.

Al-Masoudi ha dichiarato: “L’Iraq perde quattro miliardi di dollari all’anno a causa del mancato pagamento di molte reti di comunicazione, canali satellitari e cavi ottici a causa delle tasse”.

Ha aggiunto, “L’Iraq perde anche 9 miliardi di dollari all’anno a causa di sbocchi di frontiera, in particolare sbocchi nella regione, e Bassora, adiacente alla parte iraniana”.

E proprio sui porti iracheni di qualche girono fa, sempre fonti governative, annunciavano che almeno quattro porti iracheni, erano al di fuori delle autorità irachene anche se di fatto si trovano sul suolo iracheno. Tra questi porti c’è proprio Umm Qasr a Bassora. Frequenti sono gli arresti o lo stop di merci perché non registrate o di contrabbando. Il sette agosto per esempio l’autorità portuale di frontiera a Umm Qasr ha annunciato di aver bloccato il tentativo di contrabbandare “156 motociclette”. Gli altri sequestri importanti riguardano medicinali, droga, automobili. 

Infine tra le questioni da mettere sul piatto delle perdite il file corruzione. Solo la scorsa settimana è stata revocata l’immunità a 21 parlamentari per poter indagare su di loro per corruzione. 

Infine non si può dimenticare nelle preoccupazioni economiche irachene quanto scritto da Fitch che ha stimato che la chiusura dello stretto per un mese farebbe perdere all’Iraq 6,5 miliardi di dollari di entrate petrolifere, o quasi il 3% del PIL. Nonostante questi problemi, il debito pubblico in Iraq è sceso a meno del 50 percento del PIL nel 2018, rispetto al 66 percento del PIL nel 2016. Purtroppo però l’Iraq è ancora troppo dipendente economicamente dal petrolio: il 95% delle spese statali è pagato dagli introiti del petrolio. 

Graziella Giangiulio