IRAN. Si stimano 25 milioni di infetti da COVID-19

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Il presidente iraniano Hassan Rouhani ha rivelato il 18 luglio di aver ricevuto un rapporto dal ministero della Salute, che include le stime dell’infezione in Iran: si prevedono 25 milioni di iraniani con il coronavirus. «Secondo il rapporto, da 30 a 35 milioni di altri cittadini iraniani sono a rischio di contrarre il virus», ha detto Rouhani durante la riunione del Comitato Nazionale per la lotta contro il coronavirus, riporta l’iracheno Yaquein.

Il presidente iraniano ha aggiunto che «500 persone infette su mille nel paese non hanno sintomi della malattia». Ha sottolineato che «negli ultimi 150 giorni dello scoppio dell’epidemia, gli ospedali hanno ricevuto circa 200mila pazienti, avvertendo che questo numero potrebbe raddoppiare nel prossimo periodo e dobbiamo essere preparati al peggio negli ospedali».

Secondo i dati ufficiali, l’Iran ha registrato finora circa 270mila casi di virus Corona e 13.791 decessi. Ben 2.166 persone sono state infettate dal coronavirus nelle ultime 24 ore in Iran, ha detto Sima Sadat Lari, portavoce del ministero della Salute e dell’Educazione Medica iraniano, riporta Trend.

Secondo Sadat Lari, nell’ultimo giorno sono morte 188 persone in più a causa del coronavirus e ha aggiunto che la condizione di 3529 persone è critica. Il funzionario ha detto che le province dell’Iran, Ilam, Bushehr, Razavi Khorasan, Khuzestan, Zanjan, Golestan, Mazandaran, Kerman e Fars rimangono zone “rosse”.

Finora in Iran sono stati condotti più di 2,12 milioni di test per la diagnosi del coronavirus. L’Iran continua a monitorare la situazione del coronavirus nel Paese. Secondo recenti rapporti ufficiali iraniani, oltre 271.600 persone sono state infettate e 13.979 sono già morte. Nel frattempo, oltre 235.300 persone si sono apparentemente riprese dalla malattia.

La Repubblica islamica continua ad applicare misure rigorose per contenere l’ulteriore diffusione del coronavirus. Secondo quanto riferito, la malattia è stata portata in Iran da un uomo d’affari della città iraniana di Qom, che si è recato in viaggio d’affari in Cina, nonostante gli avvertimenti ufficiali. L’uomo morì più tardi a causa della malattia. La Repubblica Islamica ha annunciato le sue prime infezioni e morti per il coronavirus dal 19 febbraio.

Tommaso dal Passo