IRAN. Ricresce l’apparato economico dei pasdaran con le sanzioni di Trump

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La definizione del Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica nella lista delle organizzazioni terroristiche degli Stati Uniti ha innovato radicalmente il concetto dell’inclusione di una struttura  in una simile lista. Mentre in precedenza i pasdaran erano stati oggetto di sanzioni per il loro sostegno a Hezbollah e Hamas nel Libano e nella Striscia di Gaza, la sua designazione come organizzazione terroristica straniera da parte del governo statunitense è la prima volta in cui gli Stati Uniti hanno inserito una struttura di un altro governo su questa lista. I pasdaran forniscono denaro, armi, tecnologia, addestramento e consulenza ai loro alleati e sovrintende al programma iraniano sui missili balistici. Pattuglia anche lo Stretto di Hormuz, tra il Golfo Persico all’Oceano Indiano, passaggio del 20% dell’approvvigionamento mondiale di petrolio, riporta Asia Times.

Il Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica è un ramo delle forze armate iraniane creato dopo la rivoluzione del 1979, con il compito di proteggere e salvaguardare il sistema della Repubblica Islamica, sventare colpi di stato, prevenire le interferenze straniere nel paese e bloccare i “movimenti devianti”. Si stima che abbia più di 150000 uomini, ed è considerata un contrappeso alle forze armate convenzionali. I pasdaran controllano anche la milizia paramilitare Basij, che conta 90.000 membri; il suo ramo delle operazioni speciali all’estero si chiama Quds Force, ed opera in luoghi come Siria, Iraq e Libano a sostegno dei suoi alleati locali.

Alcuni studiosi hanno paragonato il ruolo delle Guardie nel panorama politico, sociale ed economico dell’Iran a quello che viene chiamato “complesso industriale militare” negli Stati Uniti, accompagnandolo a un credo religioso e ideologico, oltre che economico. Gestisce giganteschi progetti economici in Iran e il Khatam-al Anbiya Construction Headquarters, una grande società di ingegneria che riceve centinaia di contratti governativi, è strettamente collegata all’industria iraniana del petrolio e del gas, e realizza persino progetti in altri paesi.

Si ritiene che il suo ruolo nell’economia iraniana si sia ridotto in seguito alla firma dell’accordo nucleare iraniano, che ha visto l’abolizione delle sanzioni internazionali contro l’Iran e l’apertura commerciale verso l’Occidente. Per questo motivo gli altri gradi del Corpo e i conglomerati mediatici delle Guardie si erano fermamente opposti al Jcpoa. La reimposizione da parte dell’amministrazione Trump di sanzioni di vasta portata su Teheran a partire dal novembre 2018 ha ridotto l’accordo, e ha di fatto fornito alle Guardie la possibilità di riassumere il peso economico perso in precedenza.

La designazione del Corpo come entità terroristica è qualcosa che il governo iraniano non ha preso alla leggera, soprattutto a causa dell’investimento politico e reputazionale che ci ha fatto, e perché negli ultimi 40 anni, soprattutto sotto la guida politica del presidente Mahmoud Ahmadinejad, il governo ha potenziato il Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica. Teheran ha reagito definendo con una legge tutti i soldati Usa dei terroristi.

Maddalena Ingrao