Baku corteggia Teheran

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AZERBAIJAN – Baku. 13/11/14. Seymur Aliyev, numero uno dell’agenzia di Stampa Trend, oggi ha scritto un editoriale in cui commenta positivamente l’avvicinamento tra Azerbaijan e Iran, in funzione anche dell’allentamento delle sanzioni contro l’Iran.

«Il graduale cambiamento di atteggiamento dell’Occidente nei confronti dell’Iran apre nuove prospettive di cooperazione, in primo luogo, in ambito economico. Per lo sviluppo di questa cooperazione, Teheran ha bisogno di partner affidabili che hanno stretti rapporti con l’Europa, che sono più liberali nei confronti della Repubblica islamica, e possono essere mediatori nella ripresa e l’espansione del commercio e dei legami economici». Dopo tutto Iran e Azerbaijan hanno molto in comune, a parte la questione geografica, c’è una questione culturale: la maggioranza della popolazione azerbaijana è sciita così come quella iraniana. Entrambi i Paesi hanno esperienza nel settore degli idrocarburi. Con una grande differenza, negli ultimi 10 anni, mentre l’Iran combatteva con le sanzioni economiche, l’Azerbaijan è cresciuto, ha avvicinato il suo status normativo, a standard internazionali ha stretto i legami con la vecchia Europa e si appresta a diventare un fornitore/trasportatore di gas verso l’Europa. Non a caso Seymur Aliyev nel suo articolo scrive: «L’Azerbaijan, che si è dimostrato di essere un partner affidabile, può essere uno di questi mediatori. Come confermato dalla dichiarazione del presidente iraniano Hassan Rouhani durante la sua visita a Baku, in cui appunto ha asserito. Che l’Iran può unire con l’Europa con l’aiuto di Azerbaijan».

Oggi l’Iran con quasi 34 miliardi di metri cubi occupa il primo posto delle riserve di gas naturale del mondo. E gli idrocarburi sono una delle principali fonti di reddito iraniana. L’unione Baku-Teheran, suggerisce il numero uno dell’agenzia, potrebbe dare ai due Paesi l’opportunità di diventare i maggiori fornitori di gas naturale all’Europa. Fattore di non poco conto visto che l’Ucraina, e quindi il canale russo, rischia sempre di essere a singhiozzo. Infatti Aliyev nel suo editoriale scrive: «Nessuno meglio dell’Azerbaigian può aiutare l’Iran in questo numero. Baku, essendo un iniziatore del Corridoio meridionale del gas, attraverso il quale il gas azero andrà in Europa, sta prendendo parte personalmente alla creazione di infrastrutture necessarie, e sta già realizzando un progetto di passaggio del gas da nuove riserve verso l’Europa. L’Iran può essere una di queste risorse con le sue forniture di gas». Teheran avrebbe solo bisogno di costruire un oleodotto per il collegamento con l’infrastruttura del gas esistente. Aliyev è fiducioso che nonostante il rifiuto temporaneo del gas Iraniano da parte dell’Europa , il fatto che vogliano sere meno dipendenti dalla Russia, la crescita dei consumi, ci sono ottime possibilità che in futuro l’Europa apra le porte all’Iran. Sostanzialmente l’invito del direttore dell’agenzia di stampa Trend è quella di mettere in secondo piano i progetti sulla fornitura di paesi asiatici con gas, per altro mai realizzati, e guardare all’Europa, utilizzando l’Azerbaijan.