Uranio. L’Iran smentisce se stesso

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IRAN – Teheran 25/10/2013. Macchine indietro tutta sul blocco dell’arricchimento dell’uranio in Iran.

Seyyed Hossein Naqavi (nella foto in basso), infatti, ha smentito le notizie relative al blocco dell’arricchimento dell’uranio al 20 per cento.

A riportare la smentita è l’agenzia Fars. Hosseini era stato citato dall’agenzia di stampa parlamentare iraniana (Icana), per aver detto che «Il combustibile del reattore a Teheran ha combustibile nucleare sufficiente e attualmente non vi è alcuna necessità di produzione di uranio arricchito a oltre il limite del 20 per cento (…) Teheran è pronta a trasformare la sua scorta del 20 per cento per alimentare le barre eliminando alla radice ogni preoccupazione su un uso non pacifico». Il parlamentare del Majlis e membro della Commissione per la politica estera e la sicurezza nazionale iraniana  ha rilasciato il 25 ottobre una nuova intervista, stavolta all’agenzia Fars, sottolineando che l’Iran continuerà a produrre uranio arricchito al 20 per cento. Ha poi aggiunto che i diritti nucleari del popolo iraniano non sono negoziabili.

L’ultimo rapporto dell’Aiea ha detto che le scorte iraniane di Uf6 (esafluoruro di uranio) ammontano a circa 180 kg. Dal 2007, il paese ha prodotto circa 350 kg di questo materiale, di cui circa 40 kg hanno la forma di piastre di combustibile per un reattore di ricerca, mentre il resto è in forma di ossido o sotto forma di rifiuti. L’Iran ha presentato una nuova proposta al P5 +1 nel corso degli incontri di Ginevra: il viceministro degli Esteri iraniano, Abbas Araqchi ha detto che la proposta iraniana definisce una linea temporale di sei mesi per arrivare ad un accordo e che l’Iran spera che il passo successivo, un nuovo round di colloqui avrebbe avuto luogo entro un mese. Il portavoce del Commissario della politica estera dell’Ue, Catherine Ashton, Michael Mann ha detto che la proposta iraniana è stata «molto utile». Per la prima volta, Iran e il P5 +1 hanno rilasciato una dichiarazione congiunta al termine dei colloqui.