Relazioni iraniano-afgane sotto condizione

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AFGHANISTAN – Kabul 15/11/2013. Le relazioni afgano-iraniane si rafforzeranno, con delle condizioni però.

Il presidente Hamid Karzai nel suo incontro, avvenuto il 14 novembre a Kabul, con il vice ministro degli Esteri iraniano Ebrahim Rahimpor, ha chiesto un ulteriore rafforzamento delle relazioni economiche tra Iran e Afghanistan, riporta l’agenzia economica afgana Wasdam. Karzai ha affermato che un miglioramento dei collegamenti tra Kabul e Teheran in diversi settori è nell’interesse di entrambi i paesi. Un tema toccato, nell’incontro, è stato quello dei rifugiati afgani in Iran e Karzai ha chiesto la risoluzione dei problemi legati al rientro dei profughi nel Paese. Rahimpor ha detto che il ripristino di una pace duratura e la stabilità in Afghanistan è una delle priorità dell’Iran, mentre Karzai ha confermato di attribuire grande importanza ai legami con l’Iran, nonostante le sanzioni degli Stati Uniti contro il paese vicino. Mettendo da parte coinvolgimento politico, diretto e indiretto, dell’Iran in Afghanistan, Teheran ha fatto dell’Afghanistan un grande investimento nello sviluppo dell’economia del paese. L’Iran è uno dei principali donatori dell’Afghanistan a partire dalla costituzione del nuovo governo afgano. Teheran ha svolto un ruolo importante nella ricostruzione del paese nella costruzione di strade, linee elettriche e infrastrutture, oltre ad essere un grande esportatore di carburante verso l’Afghanistan, infatti nonostante le pressioni dagli Stati Uniti per tagliare i legami finanziari con l’Iran, Kanbul continua ad acquistare petrolio dall’Iran. Il fattore economico è di fatto uno dei principali fattori delle relazioni afgano-iraniane. Se entrambi i paesi sono politicamente a favore dell’espansione dei legami economici e commerciali, la debolezza dell’economia afgana ha “beneficiato” i paesi confinanti, in particolare l’Iran. La produzione nazionale afgana è continuamente colpita dall’afflusso di merci di bassa qualità provenienti dai paesi limitrofi: il servizio doganale di Herat (nella foto il valico di Islam Qala) di  sta cercando di frenare le importazioni di beni di qualità scadente attraverso il confine con l’Iran. La Repubblica islamica non è sicuramente favorevole allo sviluppo democratico in senso occidentale dell’Afghanistan, di conseguenza il ritiro occidentale dal paese è visto favorevolmente. Nel contempo, Teheran vuole assicurarsi che i propri interessi in Afghanistan vengano protetti e sono preoccupati per la potenziale minaccia derivante dalla produzione di oppio e da una radicalizzazione dell’Afghanistan, come è successo nel 1990. Un ulteriore coinvolgimento dell’Iran in Afghanistan, nei fatti, dipenderà proprio dallo sviluppo di questi due scenari .