IRAN. Accordo sul nucleare, base per la nuova politica estera di Teheran

313

Il «Joint Comprehensive Plan of Action (JCPOA) dovrebbe essere mantenuto», ha detto ieri il presidente Hassan Rouhani alla sessione aperta della Majlis (Parlamento), sottolineando che il paese dovrebbe avvalersi dell’accordo internazionale.

È stato questo l’incipit del discorso di apertura alla sessione del Majlis tenuta per riesaminare i piani del governo e dare il voto di fiducia ai ministri proposti da Rouhani, eletto Presidente il 19 maggio scorso. Il Presidente ha inoltre sottolineato che le transazioni bancarie dell’Iran con il mondo sono in corso.

«Il JCPOA non include solo le questioni economiche», ha sottolineato il presidente all’IRNA, aggiungendo che «si riferisce per la prima volta al problema della sicurezza nazionale, alla stabilizzazione dei diritti nucleari e alla neutralizzazione degli apprezzamenti americani contro l’Iran».

Insomma Rouhani ha fatto capire che la politica estera di Trump nei confronti dell’Iran davvero non è gradita e quindi intende prendere provvedimenti. Intende sfidare Trump e le sue minacce. A pesare in questa nuova fase del dialogo Teheran-Washington oltre all’impegno dell’Iran nella lotta al terrorismo, il recente avvicinamento con la Corea del Nord di Kim Yong Nam, che ha partecipato alla cerimonia presidenziale iraniana, il 9 agosto.

A dare man forte al presidente, oggi di fronte al parlamento riunito fino a domenica prossima, il ministro degli Esteri designato Mohammad-Javad Zarif ha dichiarato che la sicurezza e il potere economico dell’Iran provengono dall’interno. Zarif difende il suo programma definendolo come uno dei pilastri del governo del presidente Hassan Rouhani. Ha sottolineato che la presenza accattivante di dignitari stranieri di alto rango nella cerimonia di giuramento di presidente Rouhani è stata senza precedenti nell’Iran post-rivoluzione.

Zarif ha ribadito che l’uso di Iranophobia è una tattica usurata, aggiungendo che gli Stati Uniti si isoleranno  se non saranno fedeli ai suoi impegni nell’ambito dello storico accordo nucleare conosciuto anche come Joint Comprehensive Plan of Action (JCPOA).

L’Iran si riprenderà seriamente la politica di costruzione della fiducia nel regno, ha dichiarato Zarif, sottolineando che il lancio del Foro di dialogo del Golfo Persico e la creazione di un fronte unico contro il terrorismo nella regione sarà la politica estera dell’Iran.

Antonio Albanese