Cooperazione d’intelligence turco-iraniana

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TURCHIA – Ankara 29/11/2013. L’ambasciatore iraniano ad Ankara ha sottolineato la stretta collaborazione tra i servizi segreti turchi e iraniani.

Secondo Hurriyetdailynews, l’Iran si è offerta di ricucire i legami con il regime siriano. In un incontro con i giornalisti, l’ambasciatore iraniano Ali Reza Bikdeli (nella foto d’apertura) ha detto che il servizio d’intelligence iraniano Moi (Vezarat-e Ettela’at Jomhuri-ye Eslami-ye Iran) sta lavorando in «stretta collaborazione» con l’omologo servizio turco, il Mit (Milli İstihbarat Teşkilatı).

Bikdeli ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione per la sicurezza della regione e anche per la sicurezza globale; l’Iran potrebbe usare tutti i suoi mezzi per aiutare la Turchia a ricucire i suoi rapporti con il regime di Bashar al- Assad. Bigdeli ha definito la cooperazione di intelligence in uno stato «molto, molto buono», è a un livello tale di cooperazione come dovrebbe essere tra vicini e paesi fratelli forti, fatto che infastidisce le potenze occidentali, e le autorità israeliane. «Perché non piace la notizia della collaborazione tra le agenzie di intelligence turche e iraniane? Ci si aspetta che la Turchia cooperi solo con il Mossad o con la Cia. C’è anche questo: le agenzie turche e iraniane hanno sempre cooperato, e continueranno a farlo. È un fatto normale tra vicini di casa, che però viene visto con sospetto», ha detto Bigdeli. Alla domanda sulle consegna di spie israeliane alle autorità iraniane da parte di quelle turche, Bigdeli non è andato nei dettagli: «Sono qui solo da sette mesi. Quella storia è di oltre un anno fa. Non ho informazioni ca riguardo». Ha ammesso di aver incontrato Hakan Fidan, capo del Mit, trta i suoi primi incontri da ambasciatore ad Ankara. Hürriyet poi riporta alcuni episodi di collaborazione iraniano-turca, come ad esempio il salvataggio dei piloti turchi rapiti in Libano, e i cittadini iraniani recuperati dalla Siria; ha poi aggiunto che la relazione turco-iraniana viaggia su diversi livelli e dimensioni, pensare di spaccarla per la Siria era sbagliato. «A differenza di quanto pensano altri, le relazioni tra i due paesi sono così profonde che un problema come la Siria non può avere un grande impatto. Nonostante la iris degli ultimi mesi, il calore del nostro rapporto non è mai scomparso», ha detto Bigdeli. L’inviato iraniano ha poi annunciato una serie di principi per quanto riguarda la Siria, concordati dai ministri degli Esteri turco e iraniano durante la recente visita di Ahmet Davutoğlu a Teheran, tra cui lavorare per una soluzione pacifica e la fornitura di aiuti umanitari .

Bikdeli ha infine anche riconosciuto che la “questione curda” è di tipo regionale e che pertanto dovrebbe essere risolta previa consultazione con i paesi vicini.