Intelligence sharing tra Corea del Sud e Giappone

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di Lucia Giannini COREA DEL SUD – Seul 30/10/2016. La Corea del Sud e Giappone riprenderanno le trattative per lo scambio di informazioni militari per monitorare i programmi di sviluppo di armi della Corea del Nord in modo più efficiente. Secondo quanto riporta Yonhap, per concludere l’Accordo Generale sulla Sicurezza Militare (Gsomia) ci vorrà del tempo. La firma dell’accordo nel 2012 è stata annullata all’ultimo minuto dopo che le proteste in Corea del Sud.

Nel 2014, poi Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti hanno firmato un memorandum d’intesa per condividere dati classificati sul programma di armamento della Corea del Nord e tuttavia, nell’ambito dell’attuale accordo Seul e Tokyo possono condividere le informazioni con gli altri attraverso il Pentagono e non direttamente.

L’ultimo sviluppo è stato ben accolto a Tokyo, il Giappone si è detto pronto a promuovere la cooperazione di sicurezza con la Corea del Sud. Anche Washington ha accolto con favore l’accordo tra la Corea del Sud e il Giappone di voler riprendere i negoziati sulla condivisione dell’intelligence militare, dicendo che sarebbe giusto rafforzare la cooperazione tra i suoi due più stretti alleati. «Un potenziale accordo tra Corea del Sud e Giappone rafforzerebbe la cooperazione tra i nostri due più stretti alleati in Asia nord-orientale, in particolare alla luce della crescente minaccia rappresentata dalla Corea del Nord» si legge nel comunicato del Pentagono.

Nonostante l’accordo trilaterale, i funzionari degli Stati Uniti hanno chiesto un patto bilaterale tra Seul e Tokyo per rafforzare la cooperazione per la sicurezza a tre vie con i due alleati che fungerebbe da contrappeso all’assertività della Cina.