Le manovre fiscali di Razak

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MALESIA – Kuala Lumpur 24/10/2015. Il primo ministro della Malesia, Najib Razak, nel bilancio presentato il 23 ottobre, ha inserito misure per aiutare i meno abbienti e sostenere la crescita economica di un paese duramente colpito dalla debolezza dei prezzi mondiali dell’energia, ma ha aumentato l’imposta sul reddito per abbattere il deficit fiscale.

Sotto pressione per le accuse di corruzione legate al fondo statale 1Malaysia Development Bhd (1Mdb), riro0tsa Channe, News Asia, Najib Razak (nella foto) spera che le misure di bilancio contribuiscano a lenire le critiche alla sua leadership. Il rapporto economico del governo, pubblicato prima del bilancio, prevede che il surplus delle partite correnti della Malesia sarebbe più che dimezzato nel 2016 per un valore di 2.63 miliardi di dollari. Si prevede anche una crescita economica tra il 4 e il 5 per cento nel 2016, rispetto al 4,5-5 per cento prevista per quest’anno, e un deficit di bilancio inferiore, che sosterrebbe rating investment grade per il debito sovrano della Malesia. Najib ha sottolineato che obiettivo del suo budget è la cura del benessere del popolo, e sostenere la crescita e il controllo del deficit fiscale: «Dobbiamo raggiungere una crescita inclusiva e sostenibile, nonché costruire una nazione competitiva, progressista e forte, con una società unita», ha detto al parlamento. Najib ha annunciato più fondi per l’istruzione e la modernizzazione del settore agricolo, e portato a zero le aliquote fiscali per farmaci, latte per neonati, e pasta, in modo che siano merci esenti dalle imposte introdotte ad aprile e altamente impopolari; ha previsto anche aumenti salariali per 1,6 milioni di dipendenti pubblici della Malesia. Le imposte sul reddito sarebbero passate dal 25 al 26 per cento per le persone che guadagnano tra i 600mila e il milione di ringgit, e al 28 per cento per coloro che guadagnano oltre un milione di ringgit; annunciando nel contempo sgravi fiscali per aiutare i salariati a reddito medio. Najib ha assegnato più fondi alle aree rurali, promettendo di migliorare le infrastrutture nei villaggi, come la costruzione di case, l’approvvigionamento idrico; infrastrutture e incentivi sociali sono stati dati a Sabah e Sarawak, due regioni malesi sull’isola di Borneo, cruciali per le fortune del partito di governo. Nonostante l’aumento delle spese, è stato previsto che il deficit fiscale scenda dal 3,4 per cento dello scorso anno al 3,2 per cento quest’anno e del 3,1 per cento nel 2016. I leader dell’opposizione hanno invitato tutti i parlamentari a respingere il bilancio di Najib, una dimostrazione di sfiducia nei suoi confronti, e stanno cercando anche di organizzare una sfiducia parlamentare formale. La crisi politica, i bassi prezzi del petrolio e il rallentamento della crescita in Cina hanno profondamente influenzato l’economia del paese del sud-est asiatico.
I proventi del petrolio e del gas dovrebbero ammontare al 14,1 per cento del totale delle entrate del governo nel 2016, in calo dal 19,7 per cento nel 2015.