Oltre trenta arresti in Indonesia per terrorismo

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INDONESIA – Giacarta 16/02/2016. La polizia indonesiana ha arrestato decine di persone appartenenti a gruppi islamici radicali che stavano preparando attacchi contro l’aeroporto e altri obiettivi.

Lo ha annunciato il capo della polizia il 15 febbraio, Badrodin Haiti, riporta Channel News Asia. Ben trentatré persone sono state arrestate dalla unità della polizia anti-terrorismo dopo gli attentati di gennaio 2016 a Giakarta. Diciassette degli arrestati sono direttamente collegati agli attacchi di Giakarta, mentre altri 16 erano membri di altri tre gruppi radicali, ha detto Haiti. Un gruppo aveva ricevuto 1,3 miliardi di rupie (97mila dollari) da Giordania, Iraq e Turchia, aggiungendo che intendeva di lanciare attacchi contro l’aeroporto principale di Giakarta e il quartier generale della polizia. Un altro gruppo intendeva utilizzare un’autobomba per attaccare il complesso della polizia di Giakarta, nel quartiere degli affari della città; mentre il terzo gruppo, secondo il capo della polizia, aveva intenzione di accoltellare gli agenti della polizia stradale. «Gli attacchi terroristici proseguiranno in futuro, perché ci sono altri gruppi che sono legati a Bahrun Naim in Siria», ha detto Haiti, sottolineando che Bahrun Naim è uno dei tre gruppo indonesiani in lotta per la leadership dentro lo Stato islamico in Siria: «Naim ha spiegato e ha dato la motivazione per lanciare la guerra santa e ha spiegato come fabbricare bombe, annunciando che avrebbe mandato soldi a chi è pronto a impegnarsi in atti terroristici», ha detto Haiti. La polizia ora ritiene che la più grande minaccia provenga da due direttrici principali: gli indonesiani in Siria che incoraggiano i gruppi locali a lanciare attacchi, e gli indonesiani che tornano a casa dal Medio Oriente. Ci sono attualmente 392 indonesiani che combattono nelle fila di Daesh in Siria e oltre 50 starebbero per dirigervisi, secondo la polizia.