INDIA. Zawahiri: Al Qaeda farà sanguinare Nuova Delhi

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Le agenzie investigative e di intelligence indiane sono in massima allerta in seguito all’ultimo messaggio video di Ayman al-Zawahiri, capo di al-Qaeda, indirizzato ai separatisti della valle settentrionale del Kashmir, di far sanguinare l’economia indiana attraverso continui attacchi terroristici.

Il video, riporta Sputnik, registrato e messo on line dall’ala mediatica di al-Qaeda, al Sahab, mostra un vecchio e fragile Ayman al-Zawahiri che si rivolge al suo pubblico in arabo. «Sono dell’opinione che i mujahideen in Kashmir, almeno in questa fase, dovrebbero concentrarsi intensamente  sull’infliggere colpi implacabili all’esercito e al governo indiano, in modo da far sanguinare l’economia indiana e far subire all’India perdite di manodopera e attrezzature», riporta il quotidiano The Times of India.

I netizen hanno reagito con sgomento a questa nuova minaccia dell’ex chirurgo egiziano, oggi capo della struttura qaedista, e uno dei terroristi più ricercati al mondo, sospettato di nascondersi in Pakistan. Tuttavia, ci sono state anche critiche al Times of India per la sua volontà editoriale di pubblicare i dettagli del messaggio video.

L’Isis, Inter Intelligence Service, la principale agenzia d’intelligence pakistana, è stata al centro di molte critiche per non essere riuscita a catturare in Kashmir, Zawahiri, apparentemente utilizzando l’aiuto di un teleprompter, ha inoltre detto che ottenere il controllo del Kashmir fa parte della jihad islamica globale contro diverse forze e non deve essere visto come un conflitto da combattere in isolamento.

Nel suo ultimo video, ha anche chiamato l’esercito pakistano e il suo governo “toadies of America”.

Zawahiri, tuttavia, non ha menzionato alcun nome kashmiri, ma alla fine del video sono state mostrate le immagini dei terroristi uccisi Musa, Burhan Wani (un comandante degli Hizb-ul-Mujahideen) e Afzal Guru (un membro di Jaish-e-Mohammad che è stato impiccato per il suo ruolo in un attacco terroristico al Parlamento indiano nel dicembre 2001).

Anna Lotti