INDIA. Partnership militare nippo-indiana per bloccare la Cina

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Il Giappone e l’India hanno manifestato l’intenzione di rafforzare la loro cooperazione militare alla luce dell’aumento della tensione nella regione asiatica.

Il ministro indiano della Difesa Arun Jaitley, in Giappone per una visita ufficiale, ha detto a Tokyo al suo omologo giapponese, Tomomi Inada, che il suo paese vuole raggiungere una partnership strategica con il Giappone per garantire la pace e la stabilità regionale, riporta il South China Morning Post.

La visita del responsabile della Difesa indiana viene effettuata in un momento di tensione crescente nella regione, tra le contese territoriali del Mar Cinese Meridionale e le minacce nucleari e missilistiche provenienti dalla Corea del Nord.

Arun Jaitley, che è anche ministro delle Finanze dell’India, ha visitato il Giappone per partecipare ad una riunione annuale della Banca asiatica di sviluppo che si è conclusa il 7 maggio.

Jaitley ha accolto con favore la realizzazione di un’esercitazione navale trilaterale tra gli Stati Uniti, l’India e il Giappone prevista nel prossimo mese di luglio come un modo per rafforzare la cooperazione nella regione dell’Asia-Pacifico.

«Tutto questo riflette il livello di cooperazione che le nostre forze armate hanno fra loro», ha detto Jaitley.

Il Giappone e l’India hanno intensificato la cooperazione in materia di Difesa alla luce dell’aumento dell’assertività della Cina nella regione.

La Cina, inoltre, da tempo si è detta preoccupata per le esercitazioni marittime congiunte tra l’India e gli Stati Uniti percepite come una minaccia geopolitica in un’area percepita come si primario interesse.

Il Giappone, paese alleato statunitense che ospita circa 50 mila soldati americani, ha negli ultimi anni sviluppato la cooperazione militare con altri paesi, tra cui Australia, Francia, Gran Bretagna e Filippine.

Il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha cercato di espandere il ruolo e la capacità di difesa del Giappone alla luce delle preoccupazioni sulla sicurezza legate alle nuove posizioni della Cina e della Corea del Nord.

Tommaso dal Passo