Un americano alla corte di Modi

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INDIA – Nuova Delhi 17/10/2014. Arvind Subramanian, economista che opera negli States, è stato nominato il 16 ottobre il consigliere economico capo del governo di Narendra Modi.

Accademico ed economista di fama, vicino al governatore della Reserve Bank of India (Rbi) Raghuram Rajan e sponsorizzato dal ministro delle Finanze Arun Jaitley che è riuscito a vincere lo scetticismo iniziale di Modi, Subramanian ha annunciato la sua nomina in una conferenza stampa improvvisata il 16 ottobre. Le sue priorità saranno: «Per qualsiasi economia come quella dell’India, occorrono stabilità macroeconomica e, ovviamente, creare le condizioni per gli investimenti e la crescita rapida». Subramanian avrà notevole influenza sulla stesura del prossimo bilancio, previsto a febbraio 2015, le cui crescenti aspettative coinvolgono importanti riforme per lanciare l’economia indiana. La presenza di Subramanian, specialista nello sviluppo internazionale, dovrebbe aggiungere una certa autorevolezza intellettuale di un programma nazionalista ampiamente ritenuto privo di profondità. Il pensiero di Subramanian è in linea con quello di Modi, che vuole rompere con con il socialismo targato Nehru e di tentare lo sviluppo della crescita attraverso investimenti guidati che emulino il miracolo della Cina. Potrebbe fungere da mediatore tra Modi e Rajan, cioè tra governo e Rbi, per cercare di sviscerare i termini di una revisione della politica monetaria che abbia l’obiettivo principale di abbattere l’inflazione. Subramanian è stato nominato per tre anni e guadagnerà 80.000 rupie (1.300 dollari al mese), secondo una dichiarazione del governo.