Attacco a Gurdaspur: la polizia era l’obiettivo

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INDIA – Gurdaspur 28/07/2015. Poco prima di attaccare un posto di polizia nel Punjab, i tre attaccanti sono stati ripresi da una telecamera di sicurezza appena prima di entrare a Dinanagar; il filmato mostra i tre uomini, che indossano uniformi militari, camminano a piedi lungo la strada con Ak47 in mano.

Pochi minuti dopo hanno scatenato una serie di attacchi contro i passanti per poi concentrarsi sulla stazione di polizia, ingaggiando le forze di sicurezza indiane per 12 ore, fino a quando non sono stati uccisi. Secondo fonti della polizia, riportate dall’emittente televisiva indiana Ndtv, sono stati recuperate granate di fabbricazione cinese, insieme con i dispositivi Gps che mostrano proprio la posizione della stazione di polizia, un obiettivo quindi programmato e non una scelta casuale. L’analisi dei dati sui Gps recuperati mostra la posizione della stazione di polizia era stata impostata per aiutare i tre terroristi a trovare la strada dopo essere entrati in India, riporta Ndtv. Per la polizia, la scelta della stazione di polizia del Punjab come obiettivo, potrebbe indicare un tentativo di colpire al di là della regione di Jammu e Kashmir, dove hanno trovato difficoltà a operare con sicurezza a seguito delle stringenti operazioni di polizia seguite agli attentati avvenuti a Hiranagar e Kathua, nello Jammu. La stazione di polizia di Dinanagar è a circa 12 km dal sospetto punto di ingresso dei terroristi in India, e il percorso verrebbe utilizzato dai trafficanti di droga e, secondo la polizia non è escluso che un gruppo di contrabbandieri abbia fatto in precedenza una ricognizione verso Dinanagar prima dell’attacco.
Altra prova di un attacco in grande stile, sempre secondo la polizia del Punjab, è il ritrovamento di 10 bombe non lontane dalla stazione di polizia, teatro dell’attacco terroristico, nascoste in un edificio vuoto.