INDIA. Dimezzato il tasso di espansione economica

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Tre anni fa, l’India registrava una crescita economica del 9% circa; ora il tasso di espansione è sceso ad appena la metà. Il prodotto interno lordo del paese è cresciuto solo del 4,5% nel trimestre luglio-settembre, il livello più basso dall’inizio del 2013. La crescita del Pil è stata del 7% nello stesso periodo dello scorso anno e del 5% nel trimestre precedente.

La crescita economica, riporta Cnn Business, è diminuita per sei trimestri consecutivi, una flessione che può essere in parte attribuita alla recente debolezza delle fabbriche indiane. Il settore manifatturiero ha subito una contrazione dell’1% nell’ultimo trimestre, contro il 6,9% di crescita nello stesso periodo dell’anno scorso. Il tasso di crescita dell’agricoltura è stato più che dimezzato.

Il dato del Pil è il più debole registrato da quando Narendra Modi è primo Ministro, Modi per la prima volta è salito al potere cinque anni fa, e aveva promesso di riportare l’economia indiana a nuovi livelli e di creare milioni di posti di lavoro ogni anno.

Nell’ultimo anno si sono creati problemi per la terza maggiore economia asiatica. Il settore automobilistico del paese ha perso centinaia di migliaia di posti di lavoro, e aziende di beni di consumo come Unilever avrebbero iniziato a tagliare i prezzi a causa del rallentamento della domanda.

Da quando ha ottenuto la rielezione a maggio, Modi e il suo governo hanno lottato per rilanciare l’economia. Hanno allentato i regolamenti, svelato agevolazioni fiscali per le startup e offerto prestiti più economici per la casa e l’auto, tra le altre misure.

Capital Economics in una sua ricerca riporta che: «Con un forte rimbalzo nel breve termine che sembra improbabile, c’è una crescente possibilità che il taglio dei tassi che è quasi certo la prossima settimana sarà seguito da un altro a febbraio».

Anche la Reserve Bank of India ha tagliato i tassi d’interesse, ed è probabile che agisca nuovamente nell’immediato.

Luigi Medici