Più difesa e assicurazioni nel bilancio indiano

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INDIA – Nuova Delhi 10/07/2014. Il 10 luglio, il nuovo governo indiano ha presentato la sua prima legge di bilancio, stabilendo obiettivi ambiziosi, tra i quali la creazione di milioni di lavoro e una sensibile accelerazione del tasso di crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL), dall’attuale 5% circa al 7-8%.

La legge di bilancio per l’anno fiscale che si concluderà a marzo 2015 rappresenta il primo importante banco di prova per l’esecutivo guidato da Narendra Modi (nella foto), eletto lo scorso maggio, proprio con la promessa di guidare l’India verso una nuova fase di sviluppo economico.
Tra le principali novità della legge di bilancio vi è la maggiore apertura verso gli investimenti stranieri nei settori della difesa e delle assicurazioni, con il limite portato dal 26 al 49%. Nelle settimane precedenti, varie delegazioni governative (tra cui quelle francesi e inglesi) si erano recate a Nuova Delhi, con l’obiettivo di siglare importanti accordi nel settore della difesa, proprio alla luce del possibile innalzamento del limite di capitale societario controllato da stranieri. Oltre che attrarre nuovi investimenti, lo scopo di questo provvedimento è quello di favorire il trasferimento di know-how dalle imprese stranieri a quelle indiane, così che, nel medio-lungo periodo, l’India possa rafforzare la propria capacità di produzione nel settore degli armamenti.
Tra le altre più interessanti novità del budget presentato dal governo, vi è la semplificazione del sistema fiscale attualmente in vigore nel Paese, con la creazione di un regime impositivo unitario (attualmente, esso varia da stato a stato). Il governo ha inoltre annunciato la creazione di un comitato speciale che si occuperà della questione delle “imposte con effetto retroattivo” introdotte nel 2012 dal precedente governo, che aveva alimentato grande malcontento tra gli investitori stranieri.
Sebbene la crescita rappresenti il principale obiettivo della legge di bilancio, come evidenziato dall’attenzione posta sullo sviluppo del settore delle infrastrutture e sulle Zone Industriali Speciali, il governo si è impegnato a ridurre progressivamente la spesa corrente, con lo scopo di rispettare l’obiettivo del deficit di bilancio al 4,1%. A questo proposito, è stato annunciato un deciso intervento sui sussidi alla popolazione, sebbene non siano stati forniti dettagli al riguardo.
Superare le politiche populiste adottate dal precedente esecutivo, senza, però, trascurare le esigenze delle fasce più povere dalla popolazione, come evidenziato dall’obiettivo di fornire elettricità e servizi igienici a tutte le abitazioni rurali, prima dello scadere del proprio mandato, nel 2019.
Una legge di bilancio molto ambiziosa, sebbene forse troppo vaga sui tempi e sulle modalità per raggiungere gli obiettivi fissati. L’attuale ripresa economica internazionale potrebbe favorire i piani dell’esecutivo guidato da Modi, ma permangono elementi di forte incertezza, primo tra tutti quello legato alla crisi irachena e alle sue possibili ripercussioni sul costo del greggio.