INDIA. Ancora morti e scontri nel Kashmir indiano

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L’esercito indiano afferma di aver ucciso quattro sospetti militanti in un conflitto a fuoco durante la notte tra il 9 e il 10 aprile al confine indiano del Kashmir.

Secondo l’esercito indiano, l’incidente si è verificato nella notte di domenica, quando uomini armati di nascosto sono passati attraverso la Linea di Controllo e sono entrati nella parte indiana della regione himalayana di Keran, dal Kashmir pachistano, ma sono stati intercettati dai soldati indiani, secondo PressTv.

La Loc, Linea di Controllo, è una linea di confine fortificata tra i due paesi vicini, che separa il pakistano Azad Jammu e Kashmir e Gilgit-Baltistan a ovest e nord-ovest, dalla provincia indiana di Jammu e Kashmir. Il Loc, che risale a più di quattro decenni fa, non è una linea di demarcazione riconosciuta a livello internazionale, ma funge da confine de facto tra i due paesi.

Nella stessa giornata, le elezioni locali in Kashmir per un seggio del parlamento indiano sono state segnate da proteste e violenze, che hanno portato alla morte di otto civili e al ferimento di quasi 100; molte delle vittime causate dai proiettili sparati dalla polizia indiana e dalle forze paramilitari.

Secondo i funzionari indiani, anche 100 agenti di polizia e soldati paramilitari hanno subito lesioni negli scontri.

In risposta, i leader separatisti hanno proclamato uno sciopero generale di due giorni. Il Kashmir a maggioranza musulmana è stato diviso tra India e Pakistan, e i due paesi hanno combattuto tre guerre per conquistare l’intero territorio conteso; hanno raggiunto un accordo per mantenere un cessate il fuoco in Kashmir nel novembre del 2003.

Da allora, ci sono stati sporadici scontri, con reciproche accuse di aver violato il cessate il fuoco, ma nessun grande conflitto armato tra i due paesi.

Le relazioni tra India e Pakistan sono tese: Nuova Delhi accusa Islamabad per un raid contro una sua base militare in Kashmir del settembre scorso, in cui sono stati uccisi 19 soldati.

La regione è anche teatro di un aumento delle proteste da quando all’inizio di luglio dello scorso anno, un capo degli indipendentisti è stato ucciso in uno scontro a fuoco con le truppe indiane.

L’India ha già dislocato circa 500 mila soldati nella regione contesa.

Lucia Giannini