L’economia indiana corre nel 2016

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INDIA – Nuova Delhi 09/01/2016. L’India rimane in testa alla crescita globale economica la cui previsione di aumento si attesterebbe al 7,8 per cento nel 2016, nonostante il taglio della Banca Mondiale pubblicato il 7 gennaio.

Nella crescita tra le maggiori economie, la Cina rimane la prima con una economia in crescita prevista del 6,7 per cento nel 2016 e del 6,5 per cento nel 2017; la crescita economica dell’India è misurata da un aumento del prodotto interno lordo previsto al 7,9 per cento per il 2017». La Banca Mondiale ha però riconosciuto la resilienza dell’India dicendo: «Rispetto alla maggior parte degli altri grandi paesi in via di sviluppo, l’India è ben posizionata per resistere a venti contrari a breve termine e alla volatilità nei mercati finanziari globali a causa della riduzione delle vulnerabilità esterne, un rafforzamento del ciclo economico nazionale, e un contesto politico favorevole». Nelle previsioni della Banca Mondiale, si richiama l’attenzione anche sui problemi nel processo di riforma: «In India, i progressi delle riforme non sono garantiti visto che la camera alta del parlamento, non controllata dal partito di governo, ha il potere di bloccare agenda legislativa del governo (…) Un fallimento nell’iter sull’imposta di beni e servizi potrebbe ostacolare la capacità del governo di far decollare la spesa per le esigenze infrastrutturali e preservare lo status quo dei frammentati mercati nazionali (…) un ritardo nei progressi in materia di riforme agrarie potrebbe aggiungere ulteriori ritardi di investimento (…) E la crescita degli investimenti privati ​​potrebbe non essere in grado di costituire un ulteriore slancio. Mentre il finanziamento dei partenariati pubblico-privati rimane una sfida». Il lato positivo nello sviluppo indiano sta nel «ciclo degli investimenti che si sta gradualmente riprendendo, guidato dagli sforzi del governo tesi a rilanciare gli investimenti in infrastrutture, in particolare strade, ferrovie e infrastrutture urbane». Sensex, indice del mercato azionario indiano, ha finito il 2015 con un più 1,08 per cento. «Il progresso sui miglioramenti delle infrastrutture e gli sforzi del governo per rilanciare gli investimenti dovrebbero compensare l’impatto di qualsiasi inasprimento delle condizioni di finanziamento derivanti dalla stretta politica monetaria statunitense (…) Tale investimenti riusciranno anche a sollevare il potenziale di crescita nel medio termine. Bassi prezzi internazionali dell’energia e delle riforme energetiche interne faciliteranno i costi energetici per le imprese indiane che tendono ad essere ad alta intensità energetica».