Il saccheggio di Bangui

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REPUBBLICA CENTRAFRICANA – Bangui 17/4/13. Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, ha vissuto giorni drammatici dovuti a una serie di scontri tra le forze regolari e i combattenti della Seleka che hanno preso il controllo della città.

Quasi 20 persone hanno perso la vita negli scontri. Gli scontri sono scaturiti dalle ricerche di armi fatte dai miliziani della Seleka,  secondo un funzionario di polizia. Ma i regolari hanno accusato gli ex ribelli di aver saccheggiato la città; le prove del saccheggio sono state scoperti nei gioii successivi. Decine di residenti hanno abbandonato le loro case nel grande quartiere settentrionale di Boy-Rabe. Michel Djotodia, il capo della Seleka che era stato nominato presidente ad interim  da un Consiglio di transizione e poi rimosso, ha denunciato la violenza sui lealisti di Bozize sfidando il nuovo regime. La coalizione Seleka ha preso il potere  il 24 marzo, l’ultimo colpo di stato in un paese notoriamente instabile. Djotodia inizialmente cercò di dichiararsi presidente, ma fece marcia indietro quando le nazioni vicine  manifestarono la preferenza per un capo di stato provvisorio esterno da Seleka. Un nuovo vertice della Comunità economica degli Stati dell’Africa centrale (Ceeac) incentrata sulla disamina degli sviluppi della Repubblica Centrafricana avrebbe dovuto avere luogo in Ciad il 15 aprile, ma è stata rimandata fino al 18 aprile. Bozize ha affermato che il vertice in Ciad dovrebbe spingere per un dialogo nazionale nel paese che potrebbe permettere un ritorno al “processo democratico”.

La Francia ha espresso preoccupazione per i recenti avvenimenti nella sua ex colonia.