Il GAFI colpisce Pyongyang

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Money Laundering

di Graziella Giangiulio FRANCIA – Parigi 24/10/2016. Il Gruppo di azione finanziaria, Gafi, organismo internazionale che definisce gli standard antiriciclaggio, ha invitato i suoi Stati membri a tagliare i legami con le banche della Corea del Nord. Si tratta dell’ultima di una serie di iniziative di pressione internazionale su Pyongyang per i suoi programmi missilistici e nucleari.

Il Gruppo di azione finanziaria ha anche invitato gli Stati membri a interrompere rapporti di corrispondenza con le banche della Corea del Nord, notando lo scarso successi nell’affrontare le sue carenze nella politica antiriciclaggio legata alla lotta contro i regimi che finanziano il terrorismo.

«Il Gafi è molto preoccupato per la minaccia rappresentata dalle attività illecite della Rpdc legati alla proliferazione delle armi di distruzione di massa (Wmd) e al suo finanziamento» si legge in un comunicato pubblicato nel sito web dell’organismo.

«Le giurisdizioni dovrebbero prendere le misure necessarie per chiudere le filiali esistenti, le filiali e gli uffici di rappresentanza di banche Rpdc nel loro territorio e chiudere i rapporti di corrispondenza con le banche Rpdc» prosegue il comunicato.

Il Gafi, che comprende 35 Stati membri e due organizzazioni regionali, ha anche chiesto ai suoi Stati membri di applicare contromisure efficaci, e sanzioni finanziarie mirate per proteggere i propri settori finanziari dal riciclaggio di denaro, dal finanziamento del terrorismo e dai rischi di finanziamento della proliferazione Wmd provenienti dal Nord.

Nel 2015 la Corea del Nord si era impegnata a realizzare un piano d’azione per soddisfare gli standard anti-riciclaggio di denaro a livello globale.