Libano: verso la guerra civile

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LIBANO – Beirut. 06/09/14. Il Libano verso la guerra civile. A quanto si apprende da alcuni media arabi vi sarebbero dei video in cui, alcuni ribelli combattenti in Siria cedono i prigionieri libanesi a ISIS. Si tratta di militari, esponenti delle milizie di Hezbollah, colpevole di aver appoggiato il governo di Assad.

Il braccio di al-Qaeda in Siria inoltre ha postato un video in cui chiama i musulmani sunniti in Libano a sostenere la rivolta contro gli infedeli prima di “pagare il prezzo” sostenendo che le prossime settimane a venire saranno critiche per l’esercito libanese.
Centinaia i morti in Libano durante i tre anni e mezzo di guerra in Siria, dal lancio di razzi o di esplosione di un’autobomba, scontri armati. Nell’ultimo mese, il conflitto è stato dominato da militanti islamici, che hanno conquistato la città di Arsal. Durante gli ultimi scontri 20 libanesi sarebbero finiti mano a ISIS. Il video mandato in onda da al-Qaeda in Siria dura un’ora e mezza e mostra un certo numero di detenuti che denunciano il sostegno di Hezbollah per il presidente siriano Bashar al-Assad, che appartiene alla minoranza alawita. Da qui l’ “appello” a “sunniti in Libano”. «Tu sei con noi e sei tu». Egli ha anche messo in guardia gli sciiti e “tutte le sette in Libano,” pro-Hezbollah, e la voce registrata diceva «Attenzione Attenzione […] per i crimini che avete commesso» e continua dicendo «avete scatenato la rabbia degli oppressi».
L’esercito libanese è inserito tra i criminali. Tra i soldati libanesi catturati vi sarebbero sunniti, sciiti e cristiani, i più numerosi in libano. Va rilevato che per ora l’unico militare giustiziato è un soldato cristiano maronita. Nel frattempo in Libano è insorta anche la popolazione che appoggia le famiglie dei soldati prigionieri, che lamentano la lentezza del governo di portare avanti le trattative.
Domenica scorsa gli sciiti, sunniti e cristiani in Siria, a Kalamoon, hanno ricevuto una lettera: «Vi informo che la nostra campagna militare per liberare il villaggi Kalamoon sarà, a Dio piacendo, portata avanti nei prossimi giorni e l’eventuale presenza dei vostri figli nei ranghi del nemico, significa che vi rende colpevoli voi e i vostri figli, e sarete nelle nostre mani, uomo avvisato mezzo salvato». Secondo alcuni interpreti la lettera era indirizzata in modo particolare a Hezbollah e il testo della missiva fa pensare che i prigionieri in mano ad al-qaeda e allo Stato Islamico verranno uccisi.
L’ultima parte del video sostiene di essere “un messaggio ai sunniti” e afferma: «Dobbiamo liberare i vostri figli come segno di amore per il Libano, tu sei (sunniti del Libano) il nostro popolo e tu sei con noi». Minacciato nel video anche il deputato libanese cristiano Michel Aouns sostenitore di Hezbollah.