Più disoccupati in Grecia a settembre

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GRECIA – Atene 16/10/2015. Più di 13.000 mila posti di lavoro sono stati persi nel mese di settembre, in Grecia.

Si tratta del secondo peggior calo dell’occupazione negli ultimi 15 anni, secondo il ministero del Lavoro greco. Riporta Anadolu che la crisi ha portato ad un aumento della disoccupazione e ad un aumento della povertà, erodendo il tenore di vita dei greci; secondo Eurostat quasi il 27,9 per cento della popolazione greca non è riuscita a trovare un posto di lavoro tra il 2009 e il 2014. L’occupazione è scesa dal 42,25 per cento al 38,15 per cento dallo scorso mese di settembre, secondo le statistiche del ministero; il part time, però, è aumentato di 15,46 punti percentuali e il lavoro a turni ha raggiunto i 7,71 punti percentuali, il che suggerisce che chi non riesce a trovare un lavoro a tempo pieno è obbligati a lavorare meno ore e guadagnare di meno. Le forme flessibili di occupazione, come il lavoro a turni e il lavoro a tempo parziale, sono utilizzate come mezzo per impiegare un numero crescente di lavoratori in esubero e di fronte alla scarsità dell’offerta di lavoro sempre più persone stanno lavorando senza prestazioni assicurative, Karouzos detto. Poiché il lavoro è scarso, i lavoratori sono disposti a lavorare senza prestazioni assicurative. L’Organismos Apasholisseos Ergatikou Dynamikou (Oaed), cioè l’ufficio greco del lavoro, in collaborazione con il ministero del Lavoro, avvierà un programma di finanziamento per le imprese greche con lo scopo di consentire a 12.700 dipendenti di mantenere i propri posti di lavoro. Il ministero prevede diversi programmi di lavoro che inizieranno a novembre, con una durata di cinque mesi, con l’obiettivo di creare di 65mila posti di lavoro.