GOLFO PERSICO. La Nimitz resta in Medio Oriente: deterrente contro l’Iran

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La portaerei Uss Nimitz e il suo gruppo d’assalto rimarranno in Medio Oriente viste le minacce del governo iraniano in occasione del primo anniversario dell’uccisione di Qasem Soleimani. «A causa delle recenti minacce lanciate dai leader iraniani contro il presidente Trump e altri funzionari del governo degli Stati Uniti, ho ordinato alla Uss Nimitz (Cvn-68) di fermare il suo ridispiegamento di routine La USS Nimitz rimarrà ora in stazione nell’area operativa del Comando Centrale degli Stati Uniti. Nessuno deve dubitare della determinazione degli Stati Uniti d’America», ha detto il Segretario della Difesa ad interim Chris Miller in una dichiarazione, riportata da Usni News.

La mossa di Miller costituisce un’inversione di marcia rispetto alla dichiarazione del 31 dicembre 2020 del Pentagono in cui Miller ordinava alla portaerei di terminare il suo dispiegamento al Comando Centrale degli Stati Uniti e di tornare a casa.

Il gruppo della portaerei è state dispiegato in area da giugno, ma a causa di ulteriori precauzioni dovute alla pandemia, i marinai e i Marines assegnati al gruppo d’assalto sono stati isolati dalle loro famiglie da aprile 2020. Il gruppo è composto dalla Uss Makin Island e dai trasporti anfibi Uss Somerset e Uss San Diego, e 2.500 Marines della 15a Unità di Spedizione dei Marines sono imbarcati a bordo delle tre navi. La Makin Island ha anche uno squadrone F-35B Lightning II Joint Strike Fighters dei Marines a bordo.

La Nimitz e il gruppo di pronto intervento anfibio della Makin Island avevano operato al largo delle coste della Somalia per sostenere il riposizionamento di circa 700 soldati statunitensi in altri Paesi dell’Africa orientale. A parte una breve esercitazione con la Marina indiana e la recente missione al largo del Corno d’Africa, la Nimitz opera nel Golfo Persico, nel Mare del Nord e nel Golfo dell’Oman da luglio come parte della quasi costante presenza regionale di portaerei statunitensi iniziata nel maggio del 2019.

La Marina degli Stati Uniti ha poi annunciato il 21 dicembre che il sottomarino lanciamissili classe Ohio, Uss Georgia, accompagnato da altre due navi da guerra, è entrato nelle acque del Golfo Arabico, unendosi al Carrier Strike Group della Nimitz.

Inoltre, l’Usaf ha fatto volare due bombardieri B-52 in Medio Oriente il 30 dicembre come deterrente per l’Iran. I recenti dispiegamenti militari avrebbero lo scopo di riaffermare il continuo impegno degli Stati Uniti nei confronti dei loro alleati mediorientali, anche quando l’amministrazione del presidente Trump ha ritirato migliaia di truppe dall’Iraq e dall’Afghanistan.

Il dispiegamento del sottomarino guidato da missili e di altre navi segnala «l’impegno della Marina degli Stati Uniti nei confronti dei partner regionali e della sicurezza marittima» ha detto la Marina, in un comunicato ripreso da Breaking Defence, mostrando la sua disponibilità «a difendersi da qualsiasi minaccia in qualsiasi momento».

Luigi Medici