GOLFO PERSICO. Come proteggere 554 miliardi di dollari 

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Washington ha annunciato l’intenzione di creare una coalizione militare multinazionale per salvaguardare le acque intorno all’Iran e allo Yemen, in particolare le rotte di navigazione nel Golfo. Lo sviluppo fa seguito agli attacchi del mese scorso alle petroliere e all’abbattimento di un drone statunitense, denunciato dall’Iran. 

La scorsa settimana, riporta VoA, la Gran Bretagna ha detto che l’Iran ha cercato di intercettare una petroliera britannica per spingerla nelle sue acque. Il trasporto marittimo ed altri esperti stanno accogliendo favorevolmente i programmi degli Stati Uniti per una coalizione, mentre le loro preoccupazioni montano sopra le tensioni militari aumentate nello stretto di Hormuz e l’impatto sull’energia del globo. L’Iran ha a lungo minacciato di chiudere Hormuz attraverso il quale passa quasi un quinto del petrolio mondiale.

L’inviato speciale degli Stati Uniti per l’Iran, Brian Hook, inoltre, afferma che ben 17 paesi sono stati colpiti dai recenti attacchi delle petroliere, direttamente o tramite equipaggio, assicurazioni o contratti, e una forza internazionale potrebbe impedire all’Iran o ai suoi surrogati di aumentare ulteriormente gli attacchi. Larson dice che avere un deterrente attivo per la sicurezza nel Golfo è importante.

Ogni anno passa attraverso lo Stretto di Hormuz un valore di circa 554 miliardi di dollari, principalmente in petrolio e gas. Le difficoltà di passaggio potrebbero costare tre miliardi e mezzo di dollari alla settimana al più grande operatore commerciale, l’Arabia Saudita, ma potrebbero anche avere un impatto negativo su molti spedizionieri asiatici.  Lo Stretto di Hormuz è molto stretto; potremmo dire che ci sono solo 2 corsie. Stando così le cose, le navi che proteggono le navi aumenteranno le tensioni in Iran perché rischiano di andare molto vicino alla costa iraniana, innescando reazioni pericolose.

Gli esperti internazionali concordano sul fatto che l’ultima cosa di cui la regione del Golfo ha bisogno ora è un conflitto armato.

Luigi Medici