Aiuti Ue per la Giordania

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GIORDANIA – Amman 10/01/2014. L’Unione europea erogherà alla Giordania altri 40 milioni di euro, attraverso un accordo che sarà firmato il prossimo 13 gennaio dall’ambasciatore dell’Unione Aaana Vronitska e dal ministro della Pianificazione e della Cooperazione internazionale giordano, Ibrahim Saif, per aiutare il governo e le comunità giordane che devono affrontare l’impatto del flusso di rifugiati siriani, riporta un comunicato stampa della Missione dell’Unione in Giordania ripresa dall’agenzia giordana Petra. 

Per Vronitska: «La crisi dei rifugiati siriani impone sfide significative alla regione, in particolare la Giordania si trova esposta verso l’Europa. Le sue comunità devono sopportare il peso completo dei rifugiati e devono essere mantenuti i servizi di base, come l’istruzione, la sanità accessibile a tutti giordani e siriani, allo stesso modo». 

Trenta milioni di euro verranno erogati sotto forma di sovvenzioni nel campo della formazione, per ampliare la portata dei servizi educativi forniti dal relativo ministero giordano, a 85mila studenti siriani registrati nelle scuole pubbliche nelle comunità di accoglienza e nei campi profughi. E coprirà anche i costi relativi agli insegnanti attuali e ai 2.400 nuovi,oltre che per i libri di testo in 80 scuole pubbliche. Si aggiungono ai 15 milioni versati a dicembre 2013 per coprire i costi supplementari per l’anno scolastico 2013/2014, pagando poi la seconda parte alla fine del 2014 per coprire il prossimo anno scolastico. 

Dieci milioni serviranno per ampliare e migliorare i servizi di trattamento delle acque reflue effettuati dal Magistrato alle Acque, con la collaborazione della Banca tedesca per lo sviluppo, nel comune di Beit Ras e ampliare la rete fognaria delle area di Irbid e Altdkhalan. Queste sovvenzioni sono lo strumento della politica europea di vicinato e partenariato grazie alla quale il regno hascemita di Giordania ha ricevuto 314 milioni di euro nel periodo 2011 -2013. Dall’inizio della crisi siriana, l’Unione europea ha erogato un supplemento di 83 milioni sotto forma di finanziamento dello sviluppo, con un focus sulla formazione e sullo sviluppo delle piccole imprese e dei servizi delle acque reflue. Attraverso il Dipartimento di aiuti umanitari e protezione civile della Commissione europea (Echo) L’Unione europea ha finora erogato 115 milioni di euro per la fornitura di servizi sanitari, aiuti alimentari e non alimentari, strutture di riparo, acqua e servizi igienico-sanitari, sostegno psicosociale e protezione dei rifugiati nei campi e nelle aree urbane. L’Ue, poi, ha anche erogato altri 9.220.000 di euro attraverso l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati e l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim) per soddisfare le esigenze relative alla protezione degli sfollati siriani e la promozione dell’accoglienza e per migliorare la sicurezza nei campi di Zaatari oltre che per sostenere le guardie di frontiera giordane.